Alle 18 del pomeriggio del 25 novembre si é tenuto un convegno presso l'auditorium Leggio di via Trieste. Il convegno è stato patrocinato dal comune di Partanna.
L'incipit del convegno é stato tenuto dai saluti del Sindaco Francesco Li Vigni Francesco, che ha ricordato l'interesse dell'amministrazione tutta a fare la sua parte per contrastare la violenza sulle donne, e del Vice Sindaco Valeria Battaglia, ceha sottolineato l'importanza della rete ed ha patayo della iniziativa di apporre il bollino perle attività commerciali e diffondere il 1522 in modo capillare.
Entriamo nel cuore del convegno: tre relatori, tre prospettive, tre modi, coerenti di parlare de "Le ferite delle donne".
Moderatrice una sensibile Giusy Triceri.
Esordisce con un excursus artistico, egregiamente argomentato, Tanino Bonifacio, oggi assessore in quel di Santa Margherita, che, con maestria e passione, ha raccontato Artemisia Gentileschi e Frida Khalo.
Attraverso una carrellata di quadri si è parlato di arte, di donne, di dolore, di sublimazione del dolore e di rinascita.
Due donne, due dolori, due ferite.
Due anime che hanno saputo restare eterne e ispirare le donne che sono nate dopo. Ispirano tutt'ora.
Ad intervallare l'arte quattro letture lette da Maurizio Marchese, Marika Accardo, Laura Clemenza e Flavio Giancana.
Segue l'intervento dell' avvocato Rossana Daniele, in rappresentanza dell'associazione Gens Nova. La Daniele, in modo appassionato e lineare ha parlato di diritto, di diritti delle donne, di paradossi e di impegno. Perché il diritto é passione e serve anche quella per vivere i tribunali. Serve crederci.
Infine l'intervento dell'avvio. Maria Bianco, in qualità di presidente della Fidapa sezione di Partanna. La Bianco fa una iperbole riflessiva partendo da manifesti femministi contemporanei, proseguendo con riflessioni sulla scuola, sulla famiglia e sulla politica dando spunti di riflessione circa le responsabilità che ognuno ha nel problema di violenza e femminicidio. L'intervento della Bianco si é concluso con una riflessione sulla sconfitta citando Pasolini.
La Trinceri chiude i lavori del convegno parlando dell'importanza della solidarietà femminile.
Evento di grande rilievo culturale e sociale che si auspica venga ripetuto toccando altri temi caldi.
Comunicato stampa
