UnLibroTiraLAltro, viene presentato: “Resto qui”

Un libro scorrevole, scritto molto bene e con qualche spunto di riflessione ben messo nel romanzo.

Redazione Prima Pagina Partanna
Redazione Prima Pagina Partanna
28 Giugno 2022 18:45
UnLibroTiraLAltro, viene presentato: “Resto qui”

Il Circolo dei Lettori presenta:

Resto qui

Di Marco Balzano

Einaudi editore 2018

In attesa di un volo per Milano mi ritrovo a comprare in aeroporto questo libro. E, magia, lo inizio e dopo qualche giorno lo finisco. Un libro scorrevole, scritto molto bene e con qualche spunto di riflessione ben messo nel romanzo.

Siamo nel '23 e la Seconda Guerra Mondiale é alle porte, nello specifico siamo in Alto Adige, a Curon, un paese che ha come simbolo il campanile che spunta dal lago artificiale (immagine di copertina), ultimo testimone delle esistenze cancellate dagli interessi economici e dalla guerra.

A raccontarci questa storia, tra l'altro vera, è Trina, una madre ed una moglie determinata a non lasciare il proprio paese. Una donna forte che non si dimentica facilmente. Trina ci racconta i fatti narrandoli sotto forma di diario, diario che lei scrive per la figlia scomparsa… Trina è un personaggio di altri tempi. Una donna semplice e determinata che sembra non smarrire mai la strada, risolta, fedele a se stessa e ai suoi valori, una donna che sa resistere e resistere. Lei è la Resistenza fatta donna. Che voglia di conoscere Trina! Balzano la ritaglia in un modo così accattivante che davvero guardarla negli occhi e ascoltarla sono desideri che nascono spontanei.

Trina racconta la propria adolescenza, le camminate con le amiche, le prime cotte… e la grande passione per l’insegnamento. Un fuoco che in Trina non si spegnerà mai, nemmeno quando deciderà di sposare Erich, schivo e silenzioso. Lei una vera Maestra. La guerra, i valori, il bisogno di difendere la famiglia fanno scegliere ad Erich e Trina la via della fuga. Avranno come casa le montagne aspre e fredde, sceglieranno come compagni di viaggio gli spari e la paura. Paura, solitudine, rabbia, rassegnazione.

La fine della guerra non ferma il progetto della diga che minaccia la valle intera. Questo è il cuore del romanzo, la resistenza e l’attaccamento alla terra emergono vividi e con forza.Il cuore sussurra di restare e difendere Curon, questa la scelta più coraggiosa da compiere, la più commovente, la più straziante. La storia si ripete, corsi e ricorsi storici: la politica miope non farà altro che lasciare solo macerie...

Per me il libro giusto per oleare la mia passione per la lettura e "tornare in me".

Consigliato a chi ama le storie vere, libri ben scritti e molto scorrevoli.

Maria Elena Bianco

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