Disabili presi di mira da una baby gang violenta

Servono norme più rigide...

Redazione Prima Pagina Partanna
Redazione Prima Pagina Partanna
06 Luglio 2022 15:55
Disabili presi di mira da una baby gang violenta

"Norme più severe" così insiste il Ministro alla Disabilità dopo le immagini video che sono circolate velocemente sui social aventi ad oggetto la violenta e becera aggressione ai danno di un disabile. Partiamo dal fatto, magari non tutti hanno letto la notizia delle ultime ore, notizia che merita risalto perché questi eventi devono essere diffusi per far capire che il limite è oltre modo superato ed in malo modo.

Una baby gang picchia a sangue un disabile. Succede a Roma ma non ha importanza il luogo ha importanza il fatto perché ahimè potrebbe succedere ovunque. Le foto e le immagini che circolano sul web mostrano un ragazzo rannicchiato a terra sul marciapiede, sdraiato su un fianco e con le ginocchia al petto. Totalmente indifeso. Attorno a lui la baby gang composta da sette ragazzi, tre 18enni e quattro minorenni, che sena pietà danno calci a ripetizione come se quell’essere umano fosse una palla.

Le vittime sono due ma nelle immagini il secondo non si vede. Entrambe le vittime minorenni, entrambe le vittime disabili, nello specifico due minorenni sordi. Entrambi sono finiti nella psicosi violenta che ha visto mani e piedi della baby gang colpire i minori. Le telecamere del circuito di videosorveglianza riprendono tutta la scena. La sequenza dei fotogrammi è stata raccolta dalla polizia del commissariato Aurelio. Gli investigatori sono all’opera e gli agenti, nei giorni scorsi, hanno perquisito e sequestrato i cellulari della banda.

Dai vari articoli letti ho appreso che gli investigatori sono alla ricerca di un video che un componente del gruppo ha girato durante l'aggressione. Un filmato fatto circolare sui social e poi eliminato quando la baby gang ha capito di aver commesso un clamoroso autogol. Ovviamente il pestaggio mostrato sul web li avrebbero resi più facilmente identificabili dalle forze dell'ordine. I sette violenti hanno anche superficialmente pensato che tolto il video dal web eliminato l’atroce gesto, non tenendo in considerazione il circuito di telecamere di un locale vicino al centro commerciale Aura, che la polizia ha acquisito.

Fino a quel momento gli investigatori avevano raccolto la versione delle due vittime minorenni affette da handicap. Un racconto restituito alla perfezione dai video.

Cosa è davvero successo? Sette ragazzi, tra minori e maggiorenni, hanno violentemente pestato due minori sordi per 5 euro. Dovevamo diventare migliori???? In che mondo viviamo????? Ma che livelli nel fondo dobbiamo raggiungere?????? Qui siamo davanti non ad una bravata ma a ragazzi privi di sentimenti ed emozioni sane, ragazzi vittime di un circuito fatto di assenza di dialogo emotivo ed educativo. Questa baby gang è il fallimento della famiglia, della scuola, della società. Inutile girarci intorno. E questi episodi, al di là se le vittime siano o meno disabili, succedono anche dalle nostre parti, nel nostro comune. Non si dialoga si colpisce e basta. Come se fosse tutto parte di un gioco della Play Station.

Sul caso è intervenuto, doverosamente, anche il ministro per le Disabilità, Erika Stefani: "È questo l'ennesimo episodio di violenze da parte di un branco di ragazzini, tra cui minorenni: le vittime due coetanei con disabilità. Pestati a sangue e derubati, ripresi e derisi: sono scene che stanno diventando quotidiane. Con 35 mila reati commessi da minori nel solo 2021 quella delle baby gang è un'emergenza nazionale, un fenomeno in crescita che, con i social, sta causando emulazione.

Non basta l'educazione, servono norme più severe". Questi eventi devono far riflettere tutti perché in fin dei conti (e sono volutamente provocatoria) in un paese in cui permangono le barriere architettoniche, in cui non si invitano i compagnetti disabili ai compleanni, in cui non tutti i servizi sono efficaci, in cui la legge dopo di noi fatica a decollare, in cui manca la giusta dose di empatia degli insegnanti di sostegno nelle scuola, in cui ci si vergogna e ci si nasconde, in cui non si riesce a vedere al di là del proprio naso, in cui mancano progetti ad hoc, in cui l’inclusione fatica a cementificarsi cosa ci si aspetta? E’ questo che davvero vogliamo per le nuove generazioni? Quei due minori sordi sono i figli di tutti e ci si deve indignare tutti, e lo stesso vale per quei ragazzi della baby gang, sono i figli di tutti.

Finche non si matura questo non si andrà da nessuna parte a mio avviso.

Maria Elena Bianco

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