La terra torna a tremare nella Valle del Belice. Ieri proprio nella giornata di Natale una scossa di terremoto di magnitudo 2.3 è stata registrata alle ore 11,08 con epicentro a 3 chilometri a sud-ovest di Salaparuta. Secondo i dati raccolti dalla Sala Sismica INGV-Roma, le coordinate geografiche dell’epicentro sono state individuate a 37.7330 di latitudine e 12.9890 di longitudine, con una profondità ipocentrale di 10 chilometri. Il sisma, vista la sua lieve entità, non ha provocato danni a persone o cose, ha generato però una certa preoccupazione fra gli abitanti dell’area belicina ove la scossa seguita, da un’altra dopo le ore 21 di magnitudo 1.8, è stata percepita.
Una terza scossa di terremoto di magnitudo 1.6 è stata registrata questa mattina alle ore 5,33 a nord-ovest di Montevago con un ipocentro localizzato a 11 km di profondità. Salaparuta e Montevago, questo secondo piccolo comune noto come centro termale, e i comuni della Valle del Belice, un’area estesa a cavallo fra i territori delle province di Trapani, Agrigento e Palermo, sono considerate storicamente zone ad alto rischio, e passata alle cronache nazionali per il devastante terremoto avvenuto nel gennaio del 1968 che provocò moltissimi danni, con la distruzione di alcuni comuni, una vera e propria diaspora demografica a fronte di una ricostruzione mai del tutto completata. Pertanto le autorità locali, insieme ad esperti sismologi, monitorare l’attuale situazione per valutare eventuali sviluppi della sequenza sismica.