Per la rubrica “UnLibroTiraLAltro”, viene presentato: “Il velo dipinto”

Questa storia ci offre una riflessione sulle debolezze umane

Redazione Prima Pagina Partanna
Redazione Prima Pagina Partanna
06 Marzo 2022 13:35
Per la rubrica “UnLibroTiraLAltro”, viene presentato: “Il velo dipinto”

Per la rubrica "Un libro tira l'altro il Circolo dei lettori" presenta "Il velo dipinto" di W. Somerset Maugham Ed. Adelphi

"Non sollevare quel velo dipinto" Shelley

Non sollevare quel velo dipinto, che quelli che vivono chiamano Vita: per quanto forme irreali vi siano rappresentate, e tutto quello che vorremmo credere vi sia imitato a colori capricciosamente, dietro stanno in agguato Paura e Speranza, destini gemelli, che tessono l'ombre in eterno sopra l'abisso cieco e desolato. Un tempo conobbi un uomo che aveva provato a sollevarlo: cercava con il suo cuore tenero e sperduto cose da amare, ma ahimé non ne trovò, né trovò nulla di ciò che il mondo tiene cui poter dare la propria approvazione. Passò in mezzo alla folla distratta, splendore in mezzo all'ombre, una macchia di luce su questa lugubre scena, uno spirito in lotta per giungere a cogliere il Vero, ma come accadde anche al Predicatore non poté trovarlo.

È il sonetto di Shelley che ispira l'autore a scrivere il romanzo e a dargli il titolo. La trama del libro ci induce a pensare ad una tormentata storia d'amore. In realtà di sentimenti autentici nella storia non c'è traccia. Non c'è amore tra Kitti, la protagonista, e Walter suo marito ma neanche tra familiari, separati paradossalmente da un muro di indifferenza. Maugham segue la crescita interiore di Kitty, che l'influsso di una madre dispotica e arrampicatrice sociale ha reso frivola al limite della stupidità. Sposerà un uomo che non ama e partirà col marito alla volta della Cina coloniale, spinta dall'imminente matrimonio della sorella minore, la bruttina di famiglia che riesce dove lei ha fallito: trovare un buon partito.

Il matrimonio di Kitti: un rapporto coniugale sbilanciato lui, introverso e taciturno ma sempre amabile nei confronti della moglie, lei, indifferente alla passione di cui è oggetto e più o meno consapevolmente crudele, e l'altro, che incarna alla grande tutti i sogni romantici della donna. E' interessante notare la variazione dello stile adottato dall'autore, che sembra adattarsi al mutamento della protagonista: vacuo nei primi capitoli, diventa sempre più profondo, specchio perfetto di uno stato d'animo. Cosa cerca Kitty? Un punto fermo, una strada da seguire di fronte allo sgretolarsi delle sue certezze: “Alcuni cercano la Via nell'oppio e altri in Dio, altri nell'alcol e altri nell'amore.

Ma è sempre la stessa Via che non conduce in nessun luogo”. Ai paesaggi fiabeschi della Cina, fra templi, risaie e boschetti di bambù, fa da contrasto l'atmosfera cupa dovuta ad un'epidemia di colera che terrorizza mietendo ogni giorno centinaia di vittime. La giovane coppia infelice si ritrova proprio nell'occhio del ciclone. Walter, deluso dal suo matrimonio si dedicherà al suo lavoro di medico e batteriologo che richiederà sempre più sacrifici e privazioni e diventerà sempre più chiuso e cupo mentre Kitti sembrerà rifiorire fra difficoltà e tormenti acquisendo nuova consapevolezza, in una sorta di tragicommedia un po' pirandelliana dove ciò che è falso, “il velo dipinto”, finirà in qualche modo per diventare reale.

Questa storia ci offre una riflessione sulle debolezze umane, le fragilità che ci fanno cadere ma anche la nostra forza interiore che ci fa reagire e rialzare per ricominciare con rinnovato vigore. Bello il film tratto dal romanzo. Una lettura interessante che consiglio.

Video:

Video gallery

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza