Operazione "Stream": smantellata rete globale di pedopornografia sul dark web

La Polizia di Stato, con il coordinamento di Europol, arresta 4 persone e iscrive altre 15 nel registro degli indagati.

Redazione Prima Pagina Partanna
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03 Aprile 2025 13:22
Operazione

La Polizia di Stato, in un'operazione su scala nazionale denominata "Stream", ha inferto un duro colpo alla rete di sfruttamento sessuale minorile online. L'indagine, coordinata dalla Procura Distrettuale di Napoli, ha portato all'arresto di 4 individui e all'iscrizione nel registro degli indagati di altre 15 persone, accusate di detenzione di ingente materiale pedopornografico. Nel corso dell'operazione, sono stati sequestrati numerosi portafogli di criptovalute e dispositivi informatici contenenti decine di migliaia di file illegali.

Gli arrestati sono un operaio di 22 anni di Caserta, un disoccupato di 27 anni di Foggia, un informatico di 49 anni di Biella e un massaggiatore di 36 anni di Pesaro Urbino. Le indagini hanno svelato l'esistenza di "Wikipedo", una pagina del dark web che fungeva da enciclopedia della pedopornografia, completa di un "manuale di istruzioni per il pedofilo". L'operazione "Stream", condotta dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online della Polizia di Stato in collaborazione con il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Napoli, ha visto la partecipazione dei Centri Operativi Sicurezza Cibernetica di diverse regioni italiane. Le analisi hanno permesso di identificare gli utenti della piattaforma "KidFlix", un servizio di streaming pedopornografico sul dark web, che richiedeva pagamenti in criptovalute.

L'operazione, coordinata da Europol, ha coinvolto oltre 35 paesi, portando alla chiusura della piattaforma e all'identificazione di circa 1.400 sospetti a livello mondiale. Attiva dal 2021, "KidFlix" ha registrato 1,8 milioni di utenti in tutto il mondo tra aprile 2022 e marzo 2025. Al momento del sequestro, il server conteneva circa 72.000 video. La piattaforma offriva sia il download che lo streaming di materiale pedopornografico, con contenuti classificati per categorie e disponibili in diverse qualità.

I pagamenti avvenivano in criptovalute, convertite in token, che potevano essere ottenuti anche caricando nuovi contenuti e contribuendo alla gestione della piattaforma.

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