In merito al nostro articolo pubblicato in data 20 febbraio Leggi l'articolo ; abbiamo ricevuto una nota del parroco don Antonino Gucciardi del quale riportiamo il testo:
Per amore della verità, e non per alimentare polemiche sterili e pretestuose, che non mi appartengono e che lascio ad altri, desidero precisare quanto segue in merito all’articolo pubblicato da questo giornale (privo di firma):
1. I locali di via E. Setti Carraro non sono mai stati occupati a titolo personale dallo scrivente, parroco della Chiesa Madre. Nulla di questa struttura, nemmeno una sedia, mi appartiene e nessun locale è mai stato occupato da me abusivamente neppure il marciapiede. L’autore dell’articolo, forse inconsapevolmente, omette di riferire che, sin dal 2007, esiste un regolare contratto di comodato d’uso gratuito a tempo indeterminato, stipulato dal mio predecessore, Don Giuseppe Biondo, e dall’allora sindaco, On. Vincenzino Culicchia. Questo contratto stabilisce chiaramente la destinazione dei locali a Centro Anziani. Una corretta informazione avrebbe richiesto almeno una verifica dei fatti prima di pubblicare dichiarazioni non corrispondenti al vero.
2. Mi chiedo quale sia stata la motivazione che ha spinto l’autore dell’articolo a distogliere il focus della questione, insinuando illazioni non supportate dalla realtà e inducendo così il lettore a una percezione distorta dei fatti. Questo tipo di narrazione non solo fuorvia, ma lede la mia persona, la mia reputazione e il mio operato come pastore di questa Comunità.
3. I locali di via Mazzini di proprietà della chiesa di San Giuseppe citati nell’articolo, sono anch’essi destinati alla comunità parrocchiale e vengono utilizzati per attività di aggregazione sociale, con particolare attenzione sia ai giovani che agli anziani. Questa destinazione è in linea con le finalità del finanziamento regionale che ha reso possibile il loro recupero. Tra le varie attività ospitate, vale la pena ricordare il laboratorio del pane di San Giuseppe, curato dagli anziani, custodi preziosi del nostro patrimonio culturale. Va inoltre precisato che questi locali non sostituiscono il Centro Anziani “G. Parlato”, il quale da anni ha la propria sede nei locali di via Setti Carraro, ricordando che il primo piano di questa struttura ospita la sede comunale dell’AVIS.
4. Invito il responsabile del giornale a prestare maggiore attenzione ai contenuti pubblicati, affinché si evitino informazioni false, parziali o inesatte.
5. Auspico una pronta rettifica e delle pubbliche scuse da parte della testata. In caso contrario, mi riservo di sottoporre la questione alle competenti autorità per tutelare, in ogni sede, la mia persona e il mio operato.
Voglio precisare quanto segue: la redazione di Partanna, così come tutte le altre facenti parti del network, operano sotto il controllo e la responsabilità di un direttore, pertanto anche se non firmati, fanno capo allo scrivente. L'articolo riporta pedissequamente le parole del sindaco che si possono ascoltare nel video del consiglio comunale vedi https://fb.watch/xT8hhB8PFL/ le parti che abbiamo ritenuto forvianti sono state a suo tempo prontamente rettificate e ripubblicate. Per tutto il resto rimango a completa disposizione.
Francesco Mezzapelle