Oggi presso il Tribunale di Palermo si è tenuta, dinnanzi al Gip, Dott.ssa Maria Cristina Sala, l’ultima udienza di discussione del processo penale che vede come imputati Fogazza Attilio Piero e Nicolosi Nicolò, ed alla fine della udienza è stata letta la sentenza. La stessa, conclusiva di un processo svolto nelle forme del rito abbreviato, ha definito il procedimento con una sentenza di condanna letta dal giudice Dott.ssa Sala. Il Gip di Palermo ha condannato l’imputato Fogazza Attilio alla pena di anni sei e dieci mesi di reclusione e l’imputato Nicolosi Niccolò alla pena di sei anni e quattro mesi.
Entrambi gli imputati, pur essendogli stata riconosciuta l’attenuante per avere collaborato con la giustizia, sono stati interdetti in perpetua da pubblici uffici e sono stati condannati sia a risarcire economicamente le parti civili costituite che al pagamento delle spese processuali. Il giudice si è riservato 90 gg per il deposito delle motivazioni della sentenza. Si ricorda che il processo era volto ad accertare la responsabilità degli imputati per aver fatto parte dell’associazione mafiosa Cosa Nostra (unitamente, tra gli altri, a Matteo Messina Denaro e Scimonelli Domenico Giovanni) ed, in seno a tale organizzazione, di avere partecipato a diversi atti intimidatori eseguiti tra gli anni 2008 e 2012 nella Valle del Belice.
Tra i vari atti intimidatori era, all’epoca, risultato uno tra i più eclatanti quello ai danni di Nicola Clemenza, Presidente dell’Associazione Libero Futuro Antiracket, a cui era stata, in piena notte, incendiata l’autovettura e, di conseguenza, il prospetto dell’abitazione il giorno prima dell’inaugurazione di un consorzio di agricoltori, consorzio di cui era promotore. Soddisfazione per l’esito processuale hanno mostrato i difensori delle parti civili Clemenza Nicola, specificatamente l’avv.
G. Accardo, e per la Signorello Francesca, l’avv. G. Restivo. L’avv. Giuseppe Accardo dichiara: “Siamo molto soddisfatti per l’esito del processo in quanto questa sentenza fa chiarezza sugli attentati intimidatori che si sono realizzati nella Valle del Belice tra gli anni 2008/2012. Attendiamo fiduciosi le motivazioni della sentenza anche alla luce del procedimento, collegato a quello di cui è oggetto l’articolo, che continuerà nelle forme ordinarie il 15.10.20”. L’avv. Girolamo Restivo aggiunge: “Siamo contenti che l’impianto accusatorio, peraltro sorretto dalle stesse dichiarazioni rese dagli imputati, sia stato accolto dal Gip di Palermo che ha inflitto pene superiori rispetto a quelle richieste dalla Pubblica a Accusa”.
Gli altri difensori intervenuti del processo sono l’Avv. Ferro Giuseppe, per Angelo Paolo, l’Avv. Rossella Angileri, per Accardi Livia, l’Avv. Nicolò Clemenza, per Lazzara Severino, l’Avv. Filippo Triolo, per Ingargiola Andrea, l’Avv. Lentini Giovanni, per Indelicato Angelo e l’Avv. Giuseppe Gandolfo, per l’Associazione la Verità Vive onlus. La vicenda legale non è ancora esaurita stante che il 15 ottobre, dinnanzi alla quinta sezione penale di Palermo, si svolgerà la prima udienza della parte del processo penale a carico dello Scimonelli Domenico Giovanni.
(in foto copertina gli avvocati) nota stampa