Redazione Prima Pagina Partanna
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14 Maggio 2019 12:16

Un Gruppo di Azione Locale che nasce non per dividere ma per unire le forze attraverso un network improntato allo sviluppo socio-economico del territorio. Il Gal “Valle del Belice” è oggi realtà, è un denominatore unico che coinvolge sotto gli stessi obbiettivi Comuni, enti e istituzioni, fondazioni, associazioni, Atl, Pro Loco e privati del settore ricettivo e turistico a 360 gradi. Sabato 4 maggio, al convegno di apertura dei lavori che si è tenuto al Castello Normanno Svevo di Salemi, l’attenzione si è rivolta alla presentazione di un’offerta innovativa rispetto al passato, una offerta che passa attraverso il Piano di Azione Locale (PAL).

Numerosi i partner coinvolti (e presenti) tra cui le dodici Amministrazioni locali delle tre province siciliane che fanno parte del considerevole territorio belicino (Caltabellotta, Contessa Entellina, Gibellina, Montevago, Menfi, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita di Belice, Santa Ninfa) che lavoreranno in sinergia per attrarre e soddisfare le esigenze dei turisti e anche dei cittadini. Il Gal "Valle del Belice", nato da una costola del Gal "Elimos", raggruppa oggi 68.400 abitanti ma ha un carattere e un contenuto sovracomunale, con un interesse ed un livello di diffusione che vanno oltre i confini territoriali, come ben spiegato dal Presidente Domenico Venuti.

Una struttura che avvia un percorso specifico nella formazione e nell'acquisizione di competenze e professionalità in grado di candidare e gestire progetti di respiro comunitario a livello locale che porti ad apprendere buone prassi sviluppate in altri contesti, sia a trasferire, senza alcuna presunzione, il proprio know-how innovativo. «C’è stata una certa lungaggine burocratica nell'iter di avvio di questo Gal, ma siamo qui per iniziare nel migliore dei modi, come interlocutori di un territorio a cui donare gli strumenti per crescere e svilupparsi".

La gestione delle attività, improntata su un approccio sostenibile e competitivo, sul dialogo sociale, sulla misurazione dei fenomeni e le vocazioni del territorio, verrà messa in moto sulla base delle indicazioni dell'Unione Europea secondo il Programma LEADER Sicilia nell’ambito della Programmazione comunitaria FEASR 2014-2020 con cui Il Gal è finanziato. Tre le aree tematiche prescelte: il turismo sostenibile, la valorizzazione delle filiere produttive e valorizzazione del patrimonio culturale.

Una visione di sistema che si pone alcuni obiettivi principali tra cui incrementare l’incoming e la permanenza media, destagionalizzare i flussi, elevare la qualità dell’offerta turistica, favorire il turismo accessibile e stimolare l’aggregazione e la collaborazione, anche attraverso reti tra imprese e tra enti territoriali e tramite partenariati pubblico-privato. «Inizia un processo di rinnovamento –  spiega il direttore del Gal Alessandro La Grassa – in cui si promuove lo sviluppo di un turismo sostenibile, responsabile e di qualità in una logica mista di cooperazione e collaborazione e sana competizione».

Le principali attività sono quelle di qualificare la ricettività, rendere più efficace e moderna la comunicazione attraverso azioni di marketing territoriale, costruire prodotti e servizi turistici innovativi, esperienziali e di qualità attraverso lo slow tourism anche attraverso i cammini come quello dell’Antica Trasversale Sicula che passa proprio nel Belice, attrarre nuovi investimenti e grandi eventi sul territorio, promuovere il capitale umano e l’aggiornamento continuo degli operatori, sostenere l’innovazione e digitalizzazione attraverso nuove pratiche legate alla sharing economy.

«Unendo le forze si può ovviare a tutto quello che è mancato in tutti questi anni – afferma Raimondo Cerami, commissario della provincia di Trapani – che ha sottolineato la necessità, in questa fase in cui le province sono in stand by, di istituire tavoli tecnici tra i vari attori sociali per intercettare i maggiori flussi di finanziamento possibili”. Il Gal Valle del Belice è un nuovo laboratorio che vuole un’offerta ampia ed articolata tra territorio, bellezze artistiche, proposte enogastronomiche ed eventi, in un progetto unico fatto di contenuti e servizi pubblici essenziali.

La Sicilia come dichiarato da Giuseppe Spartà (Dirigente Ispettorato Agricoltura Trapani), con i suoi 22 Gal è l’unica regione italiana che ha messo assieme due fondi diversi: quelli legati allo sviluppo locale di tipo partecipato (CLLD)  più il Fesr. Tra le misure a cui il Gruppo sta partecipando la 19 destinata al sostegno allo “sviluppo locale partecipativo–Leader”. Tra gli obbiettivi quello di veicolare i prodotti locali tutelando le specificità e puntando al miglior risultato possibile tanto per i consumatori che per i produttori, lanciando il nome della regione nel mondo “creando una reputazione” come detto da Gianni Di Matteo (Direttore Rete Museale e Naturale Belicina).

Il Belice, dunque non viene più visto come un territorio ferito dal terremoto, come meglio spiegato da Eufemia Papalia (Responsabile Animazione e Comunicazione) ma come un luogo in cui si genera la linfa di quell’orgoglio che porta a costruire una identità rigenerata, tenace e interessante. Presenti anche i presidenti dei Gal siciliani presenti come quello dei Sicani e dei Normanni. Al convegno sono intervenuti anche Rosalia D’Alì (Presidente Distretto Turistico Sicilia Occidentale), Massimo Todaro (Presidente Consorzio Tutela Vastedda del Belice),Raimondo Cerami (Commissario Libero Consorzio Comunale di Trapani), Liborio Furco (Presidente GAL Elimos), Salvatore Sanzeri (Presidente GAL Sicani).

  La sede ufficiale del Gal Valle del Belice resta quella di via Garibaldi a Partanna.

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