Ingannerebbero tramite un'app di incontri con il fine di estorsione e rapina.
La segnalazione arriva da "Arcigay Palermo - Gruppo Trapani", seriamente preoccupata dal danno che questi episodi possano causare alla comunità.
«Nelle ultime settimane - dichiara il Presidente del Gruppo Arcigay Trapani - ci sono state segnalate una decina di casi di adescamento con il fine di estorsione e rapina avvenuti tramite una piattaforma per incontri e conoscenze tra persone omosessuali».
I fatti, raccontati dai dieci ragazzi, sono tutti simili: un incontro al buio per divertimento - chiesto da un profilo anonimo - e l'invito a raggiungerlo nel proprio appartamento. Da lì, poi, l'estorsione e sembrerebbe anche l'utilizzo di armi e minacce di violenza.
«Vorremmo fare un appello alla comunità - continua il giovane - e agli alleati o ai parenti delle persone LGBTQIA+: se siete venuti a conoscenza di altri episodi simili, ne siete stati i protagonisti o conoscete qualcuno che è potuto incappare in queste persone, contattateci al più presto. Ci permettiamo anche di suggerire un paio di regole quando si decide di fare incontri di questo tipo: chiedere più informazioni possibili - insistendo sull'invio di foto o sul fare una videochiamata - e non mandare mai la posizione; non accettare incontri al buio ma incontri in luoghi aperti e sicuri; cercare di informare una persona cara e fidata dei propri spostamenti e incontri; registrare l'incontro con il telefono o raccogliere quanto più materiale possibile sulla conversazione, non esitando a raccontare l'accaduto e andare in questura.
Preghiamo la popolazione e le vittime a non temere di farsi avanti con noi: divertirsi è bello ma allo stato attuale bisogna ricordare che inceppare in queste situazioni non è piacevole e potrebbe finire anche male».
