Giornata Nazionale in memoria delle vittime del Covid, quanti addii in un anno

Redazione Prima Pagina Partanna
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18 Marzo 2021 10:25
Giornata Nazionale in memoria delle vittime del Covid, quanti addii in un anno

Una scena impressa nella memoria di tutti e che difficilmente il popolo italiano riuscirà a dimenticare. Era il 18 marzo 2020 e, a pochi giorni dall’inizio del lockdown generale, i telegiornali nazionali trasmettevano le immagini di una colonna di mezzi dell’esercito che, con le bare delle vittime di Covid, lasciava Bergamo per recarsi ai forni crematori delle regioni circostanzi. Proprio quel 18 marzo, poi, l’Italia registrò il maggior numero di decessi. Da quel giorno è ormai passato un anno, eppure la situazione non è cambiata.

I decessi, infatti, continuano ad aumentare e raggiungere cifre spropositate. Il numero di deceduti, aggiornato al 17 marzo 2021, è di 103.432. Di questi, 257 erano della provincia di Trapani. A tutti loro verrà dedicata una giornata che, nelle ultime ore, è stata istituita con l’approvazione definitiva da parte del Senato. E per la giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus non si poteva che scegliere quella data che tutti ricordiamo, il 18 marzo. Oggi, per la prima celebrazione della giornata nazionale, in tutti i luoghi pubblici e privati verrà osservato un minuto di silenzio e le bandiere – nazionali ed europee – saranno esposte a mezz’asta in tutti gli edifici pubblici del Paese.

Il Premier Mario Draghi, invece, parteciperà alla cerimonia di Bergamo. La commissione Affari costituzionali del Senato, inoltre, ha approvato sei articoli sulla sua istituzione e, uno in particolare, prevede un sostegno alla ricerca scientifica. In occasione della Giornata, infatti, i dipendenti delle amministrazioni pubbliche potranno delegare l’amministrazione di appartenenza ad effettuare una trattenuta di importo corrispondente alla retribuzione che spetta loro per una o più ore di lavoro in favore del fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica.

Le scuole, le regioni, le province e i comuni, poi, avranno la possibilità di promuovere iniziative specifiche per commemorare le vittime dell’epidemia. «La Repubblica – recita l’Articolo 1 – riconosce il giorno 18 marzo di ciascun anno quale Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus, di seguito denominata “Giornata Nazionale”, al fine di conservare e rinnovare la memoria di tutte le persone decedute a causa di tale epidemia». Una giornata, quella del 18 marzo, che mai dimenticheremo.

Come mai dimenticheremo le attuali 103.432 vittime, con la speranza che, oggi, sia un nuovo inizio. Chiara Conticello

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