Proverbi siciliani: lu ciumi

Continua la rubrica curata da Giovanni Buscaglia con un proverbio sul farsi i fatti propri

Redazione Prima Pagina Partanna
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01 Dicembre 2021 09:00
Proverbi siciliani: lu ciumi

Ciumi chi dormi, passaci a rassu, ciumi chi grida passaci sicuru.

Fiume che dorme passaci lontano, fiume che grida passaci sicuro

Fiume che dorme (quieto, calmo, con poca acqua) passaci da lontano perché potrebbe ingrossarsi velocemente e mettere in pericolo chi si trova nelle vicinanze o dovesse guadarlo. Fiume che grida (perché ingrossato, con tanta acqua, in piena) passaci sicuro, perché essendo già in piena non c’è pericolo di ulteriori ingrossamenti per cui se lo si deve attraversare lo si può fare con sicurezza. Questo probabilmente lo avevano scoperto tanti anni fa chi aveva terreni vicini o attraversati da corsi d’acqua e dovendosi recare nei campi era costretto, in assenza di ponti a guadarli a piedi o in groppa ai muli o agli asini molto spesso “’mpaiati a lu carrettu” per andare a lavorare.

Succede soprattutto dalle nostre parti che questi ruscelli, abitualmente scarsi di acqua alle prime abbondanti piogge autunnali, si ingrossano all’improvviso per il sopraggiungere di grandi ondate che arrivano da lontano trascinandosi tutto quello che incontrano nei loro percorsi. Ma accanto a questo significato evidente e immediato penso che il proverbio vuole mettere in guardia e stare attenti a chi sembra calmo e tranquillo e di non temere invece chi sembra nervoso e urlante, perché quest’ultimi, in fondo sono come i fiammiferi o per come li chiamavano una volta “surfareddi” che quando si accendono sembrano incendiarsi ma che poi esauriscono subito la loro carica senza eccessive conseguenze come la rabbia che può nascere in certi diverbi, a differenza dei “calmi” che sono paragonabili alle pentole a pressione che accumulano, accumulano, danno piccoli segnali che se ulteriormente contenuti rischiano di far esplodere la pentola con gravissime conseguenze.

Posso affermare che questo corrisponde a verità perché questo sono io.

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