Per la rubrica “UnLibroTiraLAltro”, viene presentato: “Tutto chiede salvezza”

In occasione della Giornata Mondiale della salute mentale, viene presentato il libro "Tutto chiede salvezza" di Daniele

Redazione Prima Pagina Partanna
Redazione Prima Pagina Partanna
10 Ottobre 2021 12:01

Per la rubrica UnLibroTiraLAltro, in occasione della Giornata Mondiale della salute mentale, viene presentato il libro "Tutto chiede salvezza" di Daniele Mencarelli

Ed. Mondadori.

Recensione di Leonarda Paladino

Premio Strega giovani 2020, Tutto chiede salvezza narra di un giovane ventenne che in preda ad una rabbia inconsulta distrugge parte dei suppellettili del soggiorno di casa sua. Non è nuovo a questi scatti d'ira improvvisa e la famiglia chiede per lui il ricovero coatto il TSO. Daniele il protagonista della vicenda, si trova così chiuso in una stanza del reparto di psichiatria di un ospedale. Non capisce bene cosa gli accade intorno è ancora intontito dai farmaci che gli hanno somministrato in pronto soccorso la sera prima, gli arriva come dalla nebbia la voce di uno sconosciuto che è lì vicino a lui, gli si accosta tiene un accendino in mano, gli ha già bruciato parte dei capelli ed una re odore di bruciato gli giunge alle narici.

Vorrebbe chiedere aiuto ma no ne ha la forza. Poi un urlo qualcuno chiama l'infermiere che solerte arriva e strappa dalle mani del demente l'accendino. Nella stanza puzza di bruciato e disinfettante misto a sudore. Daniele così comincia a rendersi conto di dove si trova, mette a fuoco la stanza e i suoi ospiti ne è intimorito, vorrebbe fuggire ma non può. È a disagio, quel disagio che lo accompagna da sempre.Durante il suo ricovero impara a conoscere i suoi compagni di stanza, gli infermieri, i medici.

Daniele soffre per la sua condizione e per quella degli altri lui sembra leggere l'animo umano, vorrebbe scoprirne i segreti curarne i dolori e le frustrazioni. Daniele chiede salvezza per sé e per gli altri dai dolori che tormentano le loro vite. Un dolore che non è del corpo ma dell'anima e proprio per questo fa più male. Daniele è un poeta, ha una sensibilità profonda che è anche la causa del suo male. Vive un permanente senso di colpa che lo distrugge, lo attanaglia, una malinconia che lo divora.

Si affeziona ai suoi compagni di stanza e si cala nelle loro storie molto più pesanti della sua. Daniele rifletterà tanto su se stesso, i suoi affetti. I giorni trascorsi con loro trascorrono in un clima di comprensione e affetto c'è tanta umanità sotto l'apparenza di quegli uomini che la società scarta come rifiuti. L'esperienza vissuta in reparto resterà per sempre nel cuore di Daniele che ne farà tesoro.

Un libro scritto benissimo, scorrevole, toccante che induce a riflessioni profonde sull'uomo, la vita, la morte.

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