Patrick George Zaki, attivista e ricercatore egiziano, si trova dall’8 febbraio 2020 in detenzione preventiva fino a data da destinarsi. Patrick George Zaki é un prigioniero di coscienza detenuto esclusivamente per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media e rischia fino a 25 anni di carcere per dieci post di un account Facebook, che la sua difesa considera ‘falso’, ma che ha consentito alla magistratura egiziana di formulare pesanti accuse di “incitamento alla protesta” e “istigazione a crimini terroristici”.
Alla luce di questo terribile fatto che calpesta i diritti umani si é proposta una petizione su Change.org, una petizione per chiedere che il nostro Paese (che nel frattempo continua a fare affari di ogni genere con l’Egitto) dia la concessione della cittadinanza italiana per meriti speciali a Patrick, in riferimento al secondo comma dell’articolo 9 della legge sulla concessione della cittadinanza italiana. La richiesta è stata lanciata dall’associazione Station to Station e ha superato le 160mila firme.
L’obiettivo è intervenire in aiuto di Patrick Zaki, questo studente 28enne egiziano, arrestato un anno fa di ritorno dall’Italia dove è iscritto a un master in studi di genere all’università di Bologna. Questo studente é tutti gli studenti. Alla luce di questo, in molti comuni italiani i consigli comunali hanno promosso iniziative finalizzate a concedere la cittadinanza nel territorio di competenza. Non é da meno Partanna. Infatti, facendo propria questa posizione il consiglio comunale svoltosi in data 10 marzo ha votato all'unanimità la mozione, mostrando coesione per tematiche così importanti, la mozione.
La mozione avente ad oggetto il conferimento della cittadinanza onoraria a Zaki é stata voluta e promossa dal Gruppo consiliare Cambia Partanna, ed é stata condivisa da tutto il consiglio. Si attendono adesso tutti gli adempimenti amministrativi affinché Zaki sia dichiarato ufficialmente cittadino onorario del comune di Partanna. La cittadinanza onoraria altro non é che il giusto riconoscimento per valori come alla libertà di studio, liberta di pensiero e libertà di partecipazione alla vita pubblica del nostro paese.
Diritto di tutti, anche di Zaki. La redazione