Una situazione paradossale ha visto protagonista, suo malgrado, un nostro concittadino che si è visto recapitare nella propria cassetta di posta un avviso di giacenza perché, come si evince dalla ricevuta, la persona non risultava a casa. La redazione di Prima Pagina ha posto alcuni quesiti all’utente: PPP: Quale è stata la sua disavventura? S.C. : Stamattina, controllando nella buca delle lettera, mi sono accorto che dietro una busta vi era una ricevuta di giacenza .
Leggendo ho visto che si trattava di una raccomandata da ritirare presso il locale ufficio postale perché il postino alle ore 12,28 di giovedì scorso non mi aveva trovato a casa. Reputo la situazione alquanto paradossale visto che, in pieno periodo di emergenza causata dalle problematiche legate alla diffusione del Coronavirus, siamo per legge costretti a stare in quarantena nella propria abitazione. Io, ovviamente, con tutta la famiglia eravamo a casa e proprio in quell’ora ci si preparava per il pranzo quotidiano, dunque avremmo sentito sicuramente suonare il campanello.
Ma, anche qualora fosse stato premuto il pulsante, cosa che dubito sia stata fatta, sarebbe stato opportuno da parte del postino ritentare ed attendere qualche minuto essendo a conoscenza che la gente è a casa in questo periodo. PPP: Quando potrà ritirare la raccomandata? S.C.: La raccomandata potrà essere ritirata entro 60 giorni dalla data di recapito della ricevuta. In questo momento non andrò in posta perché reputo che non sia una cosa indispensabile, limiterò le uscite soltanto alle priorità alimentari o sanitarie rispettando le disposizioni emanate dal Governo. PPP: Secondo lei quali sono le ragioni che hanno indotto il portalettere a non recapitarle la raccomandata? S.C.: Non sono al corrente di tutte le nuove disposizioni che servono a fronteggiare il virus, magari l’Azienda o Enti governativi per evitare di fare esporre il personale a possibile contagio, avrà autorizzato i portalettere a non recapitare manualmente le missive.
Ma reputo questa disposizioni poco accorta in quanto se da un lato si tutela il lavoratore dall’altro si costringe l’utente ad uscire da casa e mettersi maggiormente a rischio. Ad ogni modo la pratica di non suonare e recapitare velocemente le ricevute di giacenza nelle buche delle lettere degli utenti è diffusa da qualche anno su alcune zone del territorio nazionale. Anche una nota trasmissione delle reti Mediaset ha incentrato un servizio su questa cattiva abitudine che purtroppo continua a perpetrarsi ma in questa occasione la dicitura “avviso consegnato per assenza del destinatario” appare esilarante. PPP: Pensa di fare un esposto all'Ufficio Postale? S.C.: Per il momento aspetto che passi il periodo critico che stiamo vivendo, sperando che nell'immediato futuro siano più chiare le disposizioni in merito al compito dei portalettere, senza possibili appigli a estremi contesti.
Attualmente interverrei con le procedure legali solamente nel caso in cui dovessi subire un danno economico ,ma mi riservo di tenere sotto osservazione le future consegne perché, a mio modo di vedere, un servizio pubblico deve essere reso nel migliore dei modi alla cittadinanza.