La tradizionale festività di San Giuseppe, molto sentita dai fedeli e dalla tradizione popolare siciliana, quest’anno è stata vissuta in parsimonia da tutte le famiglie del paese, costrette a convivere con le rigide quanto necessarie disposizioni governative per contrastare il terribile nemico del momento, il maledetto virus che ha ridotto in ginocchio molti Paesi del globo terrestre. La cittadina belicina, privata dagli ornamenti e dall’allestimento delle vetrine per onorare, attraverso gli Altari, la figura del padre putativo di Gesù Cristo, ha trascorso la giornata di festa nel proprio nucleo familiare, in un’atmosfera surreale e priva di quello stato d’animo sereno che si addice ad una giornata di convivialità e preghiera.
Sono state annullate tutte le cerimonie religiose, compresa la processione che avrebbe dovuto sfilare per le vie del paese portando in giro la statua del Santo. E pensare che appena alcune settimane prima, un gruppo di fedeli si era prodigato per organizzare al meglio i festeggiamenti ed aveva raccolto del denaro per fronteggiare tutte le spese necessarie. In questi momenti così grigi, con l’emergenza Covid-19 tutto passa in secondo piano; anche la tradizionale messa del 19 marzo non è stata celebrata nella modalità abituale, ovvero raccogliendo i fedeli nella casa del Signore, ma l’arciprete del paese, don Antonino Gucciardi non ha voluto privare i numerosi credenti della cerimonia religiosa, celebrando, nella Chiesa del Carmelo, la messa in diretta attraverso i portali online della testata giornalistica “ Prima Pagina Partanna”.
Alla messa ha assistito, indossando la fascia tricolore, il primo cittadino di Partanna, Nicolò Catania che alla fine del rito ha sostato, assieme al parroco, in un momento di sentita riflessione, davanti all’immagine della Madonna della Febbre. S.C. Il video
