Partanna, emergenza alimentare, alcuni chiarimenti sui Buoni pasto

Redazione Prima Pagina Partanna
Redazione Prima Pagina Partanna
18 Aprile 2020 10:59
Partanna, emergenza alimentare, alcuni chiarimenti sui Buoni pasto

Alcuni cittadini ci hanno segnalato dei ritardi sulla consegna dei buoni spesa, dopo oltre 10 giorni dalla richiesta fatta, ancora non si sono visti recapitare i buoni spesa spettanti. Prontamente ci siamo attivati per sapere il perché di questo ritardo ed abbiamo contattato la dottoressa Doriana Nastasi, responsabile dei servizi sociali. PPP: Dottoressa Nastasi, come procede il lavoro degli addetti ai servizi sociali? DN: Bene innanzitutto vorrei precisare che, considerato il periodo pasquale di chiusura degli uffici, mi pare che la gente non abbia avuto neanche 11 giorni a disposizione dall eventuale presentazione dell istanza .

Dal 3 aprile stiamo lavorando a pieno ritmo per poter garantire a tutti gli aventi diritto di poter far fronte alle necessità familiari. PPP: Come mai questi ritardi per espletare le richieste? DN: I canali attivati dall'amministrazione sono diversi (telefono, email, pec, link n.d.r.) e l'allineamento di tutte le richieste e l'ordinamento cronologico ha richiesto il suo tempo, poi c’è stata la pausa pasquale. Abbiamo pure notato che qualcuno ha ripetuto più volte l'istanza magari con dati diversi.

Quindi si è dovuto bonificare i dati. Insomma ad oggi 18 aprile, siamo riusciti ad allineare i dati e procediamo a tutto tondo senza soste. È vero che l'affluire di domande pervenute, più di 400 ad oggi, non si aspettava. Praticamente  abbiamo potuto notare che allo stato attuale ci sono utenti che prima erano sconosciuti ai servizi sociali. Questo è l'effetto dell'emergenza sanitaria e delle misure di contenimento purtroppo. E ci stiamo impegnando tutti per cercare di alleviare l'emergenza derivata. PPP: Quante richieste avete evaso? DN: Ad oggi circa 300 di oltre 400 istanze pervenute PPP: Avete già riscontrato delle anomalie? DN: Allora il tempo a disposizione è stato troppo ristretto vista l'urgenza di aiutare il bisogno imminente.

Quindi un primo controllo, una prima scrematura, è stata affidata in prima fase all' attività di competenza dell'assistente sociale, che effettua un colloquio telefonico con l'interessato, considerate anche le prescrizioni di distanziamento sociale per l' epidemia. Ma l'ufficio sta già iniziando i controlli sulle autodichiarazioni rese dagli istanti, considerato che sono suscettibili di azione penale in caso di dichiarazioni mendaci. PPP: qualche giorno fa abbiamo segnalato l'assenza di fornitori di bombole di gas tra le attività convenzionate per ritirare i buoni spesa, state provando a risolvere questo disagio? DN: L'ufficio all'inizio della procedura ha contattato i fornitori di bombole che si trovano a Partanna, ma purtroppo nessuno ha voluto aderire. PPP: Dottoressa la ringraziamo per il tempo che ci ha dedicato e le auguriamo buon lavoro DN: Grazie a voi per avermi dato la possibilità di dare questi chiarimenti alla cittadinanza

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