Partanna, al Castello Grifeo va in scena la cultura che lascia il segno: successo per la presentazione di In nome di Ipazia di Dacia Maraini.
Una pomeriggio di bellezza, pensiero e profondissima emozione quella vissuta ieri al Castello Grifeo di Partanna, dove il Circolo dei Lettori “Il Club del Voltapagina” ha presentato alla cittadinanza In nome di Ipazia, opera della grande scrittrice Dacia Maraini.
Un divano d'epoca, un tavolino con fiori color rame, delle tazze pregiate, del profumato tè, biscotti e profumo di casa per accogliere la Maraiani, il tutto realizzato dalla professionalità del team Nobili Emozioni.
Ogni singola cosa pensata con cura.
Non una semplice presentazione letteraria, ma un autentico atto d’amore verso il pensiero libero, la forza delle donne e il valore della parola. In un’atmosfera raccolta e vibrante, davanti a un pubblico numerosissimo e in silenzioso ascolto, Dacia Maraini, con la sua consueta umiltà e una semplicità capace di affascinare, ha dialogato con Daniela La Rocca e con Maria Elena Bianco di letteratura, di storia, di femminicidio, di coraggio e di futuro.
Il Circolo dei Lettori Il Club del Voltapagina, presieduto da Leonarda Paladino e composto oltre che dalla Bianco e dalla La Rocca, anche da Francesca Catalano, Siglinda Anatra e Margherita Cangemi, anche quest'anno regala alla sua Partanna una occasione di incontro culturale importante ben accolto da tutto il pubblico.
Tra letture appassionate e appassionanti, momenti musicali (meravigliosamente toccante l'esecuzione di Marilisa Nastasi che ha cantato Il peso del coraggio di Fiorella Mannoia), poesie e riflessioni condivise, l’evento si è trasformato in un’esperienza collettiva intensa, capace di scuotere l’anima e accendere nuove prospettive. Le parole della scrittrice hanno toccato corde profonde, lasciando in chi ha partecipato un senso di arricchimento e ispirazione. In nome di Ipazia, attraverso la voce potente della Maraini, è apparso non solo come omaggio a una figura storica emblematica, ma come un vero inno al pensiero critico, alla libertà intellettuale e alla dignità femminile.
Ad impreziosire il tutto l'arte. Mentre Dacia Maraini rispondeva con generosità alle domande dietro di lei creava in estemporanea l'artista Enza Genna che ha dato un volto alla sua Ipazia.
Ad abbracciare tutto questo la chitarra egregiamente suonata dal maestro Rosario Guzzo.
Il tempo dentro al Castello Grifeo si è fermato e le parole hanno attraversato tutti.
La presentazione del libro della Maraini, In nome di Ipazia Riflessioni sul destino femminile, ha rappresentato un esempio virtuoso di cultura che arriva a tutti, che unisce e che lascia un segno autentico nella comunità.
Doveroso è specificare che un evento così è il frutto di una rete instauratasi sul territorio tra il Circolo dei Lettori, l'amministrazione rappresentata ieri dagli assessori Roberto De Gennaro, che nel suo intervento ha precisato come ascoltare la Maraini sia stato un vero e proprio dono prezioso da custodire, e Massimiliano Atria, la scuola in persona della preside Francesca Maria Accardo, e le varie realtà presenti sul territorio come il team “Nobili Emozioni”, Civico 27, la Banca Don Rizzo, la TM Design di Alex Olaru, ed infine la Demea Eventi culturali, che anche quest'anno ha permesso che si realizzasse un sogno letterario. L'ultimo vero e sentito grazie va a Dacia Maraini, per la generosità, la profondità del suo pensiero e per aver regalato a Partanna una serata indimenticabile di pura, luminosa verità.