Partanna, “Adesso si chiama Pd”. La replica del sindaco Catania sulla questione sanificazione/disinfestazione

Redazione Prima Pagina Partanna
Redazione Prima Pagina Partanna
19 Luglio 2020 22:30
Partanna, “Adesso si chiama Pd”. La replica del sindaco Catania sulla questione sanificazione/disinfestazione

Riceviamo e pubblichiamo una nota del sindaco di Partanna Nicola Catania. Ecco il testo: "Riepiloghiamo insieme: ogni anno nella seconda settimana di luglio, giorno più, giorno meno, l’Amministrazione comunale, spesso anche in assenza di bilancio di previsione, da direttiva affinché gli uffici predispongano un piano di intervento relativo alla disinfestazione e sanificazione dell’intero territorio comunale. Quest’anno, a prescindere dai due interventi effettuati nei mesi di aprile/maggio, preso atto di una più corposa presenza di infestanti sul territorio, su direttiva del mese di giugno del Sindaco, gli uffici hanno predisposto un calendario molto fitto di azioni e la Giunta, con apposita variazione in deroga di bilancio, ha provveduto a finanziare all’incirca il doppio delle risorse autorizzate negli anni precedenti.

Il sindaco, nel consiglio comunale del 2 luglio rispondendo all’interrogazione del consigliere Caracci, ha informato l’intero consiglio della procedura posta in essere dettagliando importi e tipologia di interventi. Quest’informazione sarà sfuggita ai rappresentanti del PD che, il 4 luglio, tramite comunicato stampa, “denunciano” la mancata disinfestazione del territorio: sarà distrazione o un chiaro tentativo di intestarsi il merito di un’azione già nota? A distanza di qualche giorno, l’Amministrazione Comunale ha comunicato ufficialmente il calendario degli interventi che ricalca perfettamente la direttiva del sindaco come preannunciato nel Consiglio Comunale del 2 luglio.

Per dare maggiore diffusione al calendario, il 16 luglio, il sindaco informa la popolazione attraverso un videomessaggio. Ieri arriva un comunicato del PD, maldestro tentativo di captatio benevolentiae, che, annunciando il successo di un fantomatico impegno, distorce competenze e ruoli nella definizione delle procedure tra uffici e amministrazione e da errate comunicazioni alla cittadinanza a seguito di una lettura distorta del capitolato di appalto del servizio. Al di là dell’obsoleto atteggiamento di una politica volta esclusivamente ad una autoreferenziale attribuzione di “medaglie”, appare specioso che si ingeneri confusione nell’opinione pubblica.

Come se non bastasse, oggi viene diramato un ulteriore comunicato con un chiaro e diretto attacco al Sindaco colpevole, a loro dire, di una mancata attuazione della promessa relativa alla programmazione delle attività relative al decoro urbano. Un classico atteggiamento retorico e un banale tentativo di alimentare polemiche che disconosce il gran lavoro di manutenzione posto in essere da uffici e dipendenti dal 15 giugno in avanti e, attualmente, in esecuzione, omettendo, per altro, che, per circa 4 mesi e, appunto, fino al 15 giugno, le norme relative all’emergenza sanitaria hanno vietato ogni intervento.

Si rimarca l’ignorare di fatto il posticipo della riscossione della TARI cui consegue il mancato introito delle risorse destinate al decoro urbano e l’assenza del bilancio di previsione il cui termine è stato posticipato dal governo nazionale per far fronte alla grave crisi dei comuni anche a seguito dell’emergenza sanitaria: chiari elementi che testimoniano la totale ignoranza dei fondamenti di finanza pubblica che, se noti, non permetterebbero di chiedere all’Amministrazione maggiori sforzi economici. Corretto è il richiamo nella qualità di cittadini contribuenti, ma sarebbe più corretto che chi esorta non si nascondesse dietro la sigla di un partito ma ci mettesse la faccia, così da poter consentire la verifica dell’effettiva e regolare posizione contributiva di chi si erge a moralizzatore: l’esempio e i fatti sono molto più efficaci della sterile retorica.

Per quanto detto, invitiamo i cittadini a far il dovuto distinguo tra le fonti delle informazioni e chi scrive, celandosi dietro la sigla del “PD”, di metterci la faccia, approfondire la materia senza limitarsi a semplici scatti fotografici e di contribuire, se capaci, alla risoluzione di problemi al momento più urgenti e cogenti per la popolazione, piuttosto che impegnarsi in una rassegna di notizie pretestuose e, in quanto tali, inutili".

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