La Procura di Marsala ha avviato un'indagine sulla vicenda di Maria Cristina Gallo, insegnante di Mazara del Vallo di 56 anni, costretta ad attendere per otto mesi l'esito di un esame istologico eseguito dopo l'asportazione di una neoformazione all'utero.
La donna aveva presentato un esposto denunciando il grave ritardo nella consegna del referto, nonostante le ripetute sollecitazioni anche per vie legali. Quando finalmente l'esito è arrivato, la diagnosi ha rivelato la presenza di un tumore al quarto stadio, ormai diffuso con metastasi.
I magistrati, sotto la direzione del procuratore Fernando Asaro, hanno recentemente acquisito le cartelle cliniche presso l'ospedale di Mazara del Vallo, dove la Gallo era stata operata nel dicembre 2023. L'obiettivo dell'inchiesta è determinare se vi sia un nesso di causalità tra il ritardo nella diagnosi e l'aggravamento della malattia.
Nel frattempo, il Ministero della Salute ha richiesto chiarimenti all'Asp di Trapani sui tempi di lavorazione degli esami istologici, dato che risulterebbero ancora in attesa di esito circa 3000 referti. Anche su questo aspetto la Procura starebbe conducendo ulteriori accertamenti.