Si è svolta ieri la prima udienza del processo d'appello in danno del 65enne Ernesto Favara, l'ex pescatore selinuntino che il 24 dicembre 2022 uccise con 28 coltellate la moglie Maria Amatuzzo, 29enne palermitana. La donna aveva deciso di lasciarlo perchè impegnata in un'altra relazione. Lo scorso anno, la Corte d’Assise di Trapani, alla fine del processo di primo grado aveva condannato il Favara con la pena dell’ergastolo.
Ieri, nel corso dell'udienza, il procuratore generale della Corte d’Assise d’Appello di Palermo ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado con la condanna all’ergastolo.
Assenti sia il Favara rinunciante e i familiari della Amatuzzo, mentre era presente l'avvocato difensore del Favara, Margherita Barraco, la corte ha rinviato l'udienza al prossimo 17 marzo per la discussione della difesa, per le conclusioni della parti civili e per decidere sulla richiesta di rinnovazione della perizia psichiatrica chiesta dalla difesa.