Arrestata Martina Gentile, figlia della maestra Laura Bonafede amante del boss Messina Denaro. I carabinieri del Ros l’hanno arrestata con le accuse di favoreggiamento e procurata inosservanza della pena. La Procura aveva già chiesto per la Gentile la custodia cautelare in carcere, ma il gip aveva ritenuto che non ci fossero prove sufficienti. Secondo il nuovo materiale investigativo raccolto dai carabinieri Martina Gentile avrebbe gestito lo scambio della corrispondenza dell’ex latitante.
La Gentile avrebbe sfruttato il suo rapporto con Lorena Lanceri, altra fiancheggiatrice del boss arrestata insieme al marito qualche mese fa. La ragazza, infatti, avrebbe avuto il compito di prendere i pizzini scritti da Messina Denaro dalla Lanceri per poi consegnarli ai destinatari tra questi ci sarebbe stata anche sua madre, la maestra Laure Bonafede. Gli scambi dei pizzini sarebbero avvenuti nello studio di architettura dell’ex assessore all'Urbanistica del Comune di Campobello di Mazara in cui la Gentile e la Lanceri avrebbero lavorato.
Per il pm la Gentile sarebbe stata uno degli ingranaggi fondamentali del sistema di comunicazione del boss con cui quest’ultimo ha potuto condividere con Laura Bonafede la gestione delle strategie mafiose sul territorio di Campobello di Mazara. La giovane adesso si trova ai domiciliari, come disposto dal gip, e non in carcere come avrebbe chiesto la Procura, poiché la Gentile è madre di una bambina di tre anni. Inoltre, la Procura di Palermo ha chiuso le indagini a carico di Laura Bonafede.
La donna, figlia dello storico padrino campobellese Leonardo Bonafede, sarebbe accusata di associazione mafiosa. Quest’ultima sarebbe stata indispensabile per il meccanismo che per 30 anni ha protetto la latitanza di Messina Denaro.