Si è svolta nella giornata del 15.02.2024 dinnanzi al Tribunale di Marsala, in composizione Monocratica, l'udienza di discussione del processo a carico di un cittadino partannese per minacce gravi e maltrattamenti in famiglia asseritamente avvenuti in Salemi tra il 2017 e 2018.Il signor F.A. di 62 anni, residente nel comune belicino, era chiamato a rispondere delle gravi accuse di minaccia aggravata e maltrattementi in famiglia, reato per cui è prevista una pena che va dai 2 ai 6 anni di carcere.Per la Procura della Republica di Marsala la moglie dell'imputato ed i due figli della coppia erano stati ripetutamente aggrediti fisicamente e verbalmente sino ad esseere cacciati di casa.
I fatti, però, veniva denunciati soltananto nel 2020.Ma durante il processo una serie di produzioni documentali nonché le dichiarazioni di uno dei figli, che proprio veniva indicato come una delle vittime, offrivano una versione dei fatti radicalmente opposta alla tesi accusatoria. Emergeva come mai l'F.A. avesse aggredito i propri familiari e come alcuni di loro non erano nemmeno presenti nel nucleo familiare all'epoca dei fatti. La tesi difensiva veniva accolta dal Tribunale di Marsala che assolto l'imputato perchè il fatto non sussite.
Sul punto l'Avv. Accardo Giuseppe, del Foro di Marsala, difensore dell'imputato ha dichiarato “Per il mio assistito è la fine di un incubo durato quasi 4 anni. Sono stati forniti documenti ed assunte prove testimoniali che hanno confutato ogni accusa. Siamo contenti che la nostra tesi sia accolta con la formula assolutoria più ampia che ci sia ovvero “perche il fatto non sussite”. Rimaniamo in attesa del deposito delle motivazioni anche se sono già intuibili.
Nella foto l'Avv. Accardo Giuseppe
