Interrogazione comunale sul sito archeologico "Contrada Stretto"

La nota di Lega Salvini Partanna riguardo l' interrogazione fatta durante l'ultimo Consiglio Comunale di Partanna

Redazione Prima Pagina Partanna
Redazione Prima Pagina Partanna
17 Luglio 2021 16:13
Interrogazione comunale sul sito archeologico

Riceviamo e pertanto pubblichiamo la nota a noi pervenuta tramite la sezione Lega Salvini Partanna recante la firma dell' avv. Mimma Amari e concernente l' interrogazione fatta durante l'ultimo Consiglio Comunale di Partanna del 15/07/2021.

Di seguito il testo della nota:

''Premesso che l’area archeologica di “Contrada Stretto” contraddistingue la realtà della preistoria del territorio di Partanna nel panorama internazionale, con particolare rilievo, per lapresenza di quello che, ancora oggi, appare un vero e proprio enigma per gli addetti ai lavori, un sistema articolato di fossati e trincee artificiali neolitici, inserito in quel vasto areale in cui si trovala foce del fiume Belice, importante arteria fluviale che consentiva alle imbarcazioni primitive,provenienti dal mare Mediterraneo, di addentrarsi fin quasi al centro della Sicilia.Il sistema di fossati-trincea di Partanna ha caratteristiche morfologiche singolari, assumequasi una forma labirintica, un dedalo di trincee, ed è verosimilmente connesso ad un uso cultuale inserito in un sistema di approvvigionamento idrico.Il sito è stato esplorato e studiato alla fine del secolo scorso, con le campagne di scavo del1988 prima e del 1994 dopo, condotte dalla Soprintendenza ai beni culturali e ambientali di Trapani dirette dal compianto professor Sebastiano Tusa, che hanno permesso di datare questo congegnato d’iniziale ingegneria umana tra la fine del VI e l’inizio del V millennio a.C., ed in particolare tra i5.700 ed i 4.300 anni a.C.A queste campagne ne sono succedute altre realizzate dall’Università di Cordoba (Spagna) econ alcuni campi scuola organizzati dalla Piccola Cooperativa SYS di Palermo, che hanno portato alla luce un’ampia galleria che conduce ad una polla d’acqua sorgiva, con segni di un sistema dichiusura con opportuno portale, un sistema di canalizzazione delle acque piovane, realizzato sulcostone roccioso, e un’ampia necropoli dell’antica età del bronzo, con la tomba in cui è statorinvenuto il cranio di un individuo che ha subito in vita un delicato intervento chirurgico ditrapanazione cranica.L’area archeologica è stata realizzata con l'utilizzo di finanziamenti europei, POR 2000/06,nell'ambito del piano territoriale integrato denominato  ALCESTI ASSE 2 misura 2.01 azione F, èstata inaugurata, alla presenza dell’allora presidente della Regione Sicilia, il 15 luglio 2011 ed è unbene del patrimonio del Comune di Partanna, che, pertanto, dovrebbe provvedere alla necessariamanutenzione, preservazione e fruizione.L’area archeologica di “Contrada Stretto” è, oggi, in rigoroso collegamento con il “Museo Regionale della Preistoria del Belice” ubicato negli ambienti del Castello Grifeo di Partanna,costituendo così un sistema di attrazione turistica culturale che facilmente potrebbero influire sullosviluppo territoriale ed economico.Considerato che attualmente il sito versa in uno stato grave di abbandono tanto da esseresconsigliato per una visita turistico/culturale in quanto che, essendo state effettuati pochissimisporadici interventi di manutenzioni, quasi sempre rivolti alla pulizia dell’area parcheggio e a quellaantistante l’edificio di accoglienza, è poco praticabile ed assolutamente inadatto ad essere fruito daivisitatori.

Tale condizione si registra ormai da diversi anni.Tutta l’area archeologica risulta ricoperta di alte sterpaglie, che la rendono a rischio di incendi dolosi, come è avvenuto in quasi tutti gli anni passati, e che ricoprono, rendendolaimpraticabile, quel che resta dell’intera sentieristica. Gli stessi luoghi prima citati, quali il ramo del fossato, la galleria cultuale e le tombe della necropoli, sono aggrediti da vegetazione spontanea,anche con alberi di alto fusto le cui radici rendono precario lo stato di consistenza delle pareti infestate.A causa di pesanti interventi di trasformazione agricola di un fondo limitrofo, la suggestiva polla d’acqua su cui sfocia la galleria cultuale è oggi completamente ricoperta di terreno tufaceo e,quindi, non più attiva.Non c’è più quasi traccia della ricca cartellonistica espositiva che si dislocava lungo i tragittidei percorsi perché in parte bruciata, in parte divelta e in parte sbiadita.L’edificio del centro di accoglienza, pur fornito due anni fa di rastrelliere per raccoglierescientificamente le cassette dei materiali di scavo, che sono ancora in attesa di essere sistemateopportunamente, resta chiuso al pubblico ed è fortemente aggredito dall’umidità e dalla muffa, acausa di notevoli infiltrazioni di acqua piovana.Le condizioni di pesante degrado dell’area archeologica sono già state, in passato, oggetto diinterrogazione consiliare nel Consiglio comunale di Partanna (22 maggio 2017) e parlamentarepresso l’Assemblea Regionale Siciliana (5 giugno 2017) senza che si sia registrato un qualsiasi effetto.si interroga- codesta Amministrazione sulle intenzioni e soluzioni al fine di garantire un’immediata riaperturadel sit o e un effettivo servizio dell’area archeologica.

Si chiede altresì di indicare una tempisticadegli interventi.''

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