Un vero e proprio fiume umano quello che ha raggiunto il Cretto di Burri in occasione dell’inaugurazione del primo polo museale sulla genesi dell’opera di land art più grande al mondo. Il 24 maggio il Museo del Grande Cretto ha preso vita tra diverse sezioni narrative suddivise tra fotografie, documentazioni storiche, plastici e proiezioni e video. Il progetto museale (leggi qui il precedente articolo), voluto dall'Amministrazione Comunale guidata da Salvatore Sutera, ideato e curato dall’Assessore alla Cultura Tanino Bonifacio, ha raccolto migliaia di persone.
L’inaugurazione del nuovo Museo è stata preceduta da una performance sul Grande Cretto con circa ottocento studenti dell’Istituto Comprensivo “G. Garibaldi e Giovanni Paolo II” di Salemi –Gibellina che, a conclusione della “Settimana della Legalità”, hanno realizzato diverse performance come inno alla vita, con coloratissime coreografie, simboliche danze, significativi monologhi sui quali si sono soffermati il sindaco della Città di Salemi Domenico Venuti, il dirigente scolastico Salvino Amico e l’avvocato Giovanni Chinnici figlio del noto magistrato ucciso dalla mafia.
Gibellina si arricchisce di un nuovo e importante museo che rappresenta un importate strumento documentaristico per il Belice e un volano per lo sviluppo turistico del territorio. A tagliare il nastro il sindaco Sutera, l’assessore Bonifacio e il presidente della Fondazione Orestiadi Lillo Pumilia, affiancati dalla Giunta Comunale, Alessandro Becchina presidente dell’Archivio Gianbecchina che ha donato due acquerelli raffiguranti il “Grande Cretto” opere realizzate nel 1992 dal maestro sambucese.
"Due visionari quali erano Corrao e Burri hanno dato vita ad una opera grandiosa - afferma il primo cittadino Salvatore Sutera-. Il Cretto è un'opera che copre e conserva lo spirito, il passato, la vita della vecchia Gibellina. Nonostante oggi viviamo a circa 20 km a valle, in una città ricca di opere d'arte contemporanea che molti ci invidiano, il rilancio di Gibellina parte da qui."
