Il Governo Draghi ottiene la fiducia al Senato, maggioranza bulgara

Redazione Prima Pagina Partanna
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17 Febbraio 2021 23:57
Il Governo Draghi ottiene la fiducia al Senato, maggioranza bulgara

È durato cinquantacinque minuti il discorso del nuovo Presidente del Consiglio Mario Draghi per chiedere la fiducia al Senato, appena ottenuta con 262 si, 40 no e 2 astenuti. Visibilmente emozionato per l’incarico che gli è stato dato, il Premier ha ricordato le vittime del Covid, ma anche chi ha perso il lavoro in quest’ultimo anno. Non è mancato, poi, un ringraziamento a Giuseppe Conte che, durante il suo mandato, ha affrontato non poche difficoltà. Nel discorso, una rilevanza è stata data ai giovani, alle pari opportunità di genere, all’Euro – secondo Draghi una «Riforma Irreversibile» – e al rapporto tra Italia e Europa – il governo sarà a vocazione multilateralista ma soprattutto europeista e atlantista –.

Ma un riflettore anche sul Covid – definito dal Premier «Un nemico di tutti» – e sulle sfide poste dalla Pandemia in corso sul piano sanitario – Draghi ha annunciato una riforma del Sistema Sanitario – , economico e sull’istruzione che ha causato più disuguaglianza. E proprio sulla scuola, il Premier ha sottolineato la necessità di recuperare le ore perse, tramite una rimodulazione del calendario scolastico e dell’offerta educativa. Protagonista del discorso di Draghi anche il Sud che necessita di benessere, autodeterminazione, legalità e sicurezza per garantirne la crescita, contro la disoccupazione, lo spopolamento e l’emigrazione dei giovani.

«Questo è il terzo governo della legislatura – ha dichiarato, concludendo, il Presidente Draghi – non c’è nulla che faccia pensare che possa far bene senza il sostegno convinto di questo parlamento. È un sostegno che non poggia su alchimie politiche, ma sullo spirito di sacrificio con cui donne e uomini hanno affrontato l’ultimo anno, sul loro vibrante desiderio di rinascere, di tornare più forti e sull’entusiasmo dei giovani che vogliono un Paese capace di realizzare i loro sogni.

Oggi, l’unità non è un’opzione, l’unità è un dovere. Ma è un dovere guidato da ciò che son certo ci unisce tutti: l’amore per l’Italia»

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