I soci della Combriccola del Blasco donano farmaci per gli ucraini

Acquistati farmaci e materiale sanitario

Redazione Prima Pagina Partanna
Redazione Prima Pagina Partanna
16 Marzo 2022 18:28
I soci della Combriccola del Blasco donano farmaci per gli ucraini

SANTA NINFA. Non solo gozzoviglie e cene pantagrueliche. I crapuloni dell'associazione «La combriccola del Blasco» dimostrano di avere, oltre allo stomaco, anche un cuore. Con autentico spirito solidale, gli aderenti al sodalizio hanno infatti deciso di svuotare le casse (ossia congelatori e frigoriferi) e convertire la quota annuale di iscrizione al sodalizio, cinque chili di salsiccia, in denaro, con il quale hanno provveduto ad acquistare farmaci e materiale sanitario per i profughi che fuggono dalla guerra in Ucraina. I pacchi di materiale (contenenti, tra l'altro, confezioni di paracetamolo, antinfiammatori, antiemorragici, pomate per ustioni, flaconi di soluzione fisiologica, tamponi emostatici, siringhe, cotone idrofilo, cateteri venosi) sono stati quindi donati alla Caritas parrocchiale, che tramite i suoi canali li farà avere agli ucraini che in questi giorni si stanno riversando in Europa.

A consegnare il materiale acquistato sono stati i componenti del consiglio direttivo del sodalizio: Michele Gullo, Rosario Pellicane, Luciano Pernice, Angelo Li Vigni e Vincenzo Di Stefano. Ad accogliere i crapuloni è stato il parroco don Vincenzo Aloisi, esso stesso socio onorario dell'associazione. «Fuori da ogni ambiguità - ci hanno tenuto a precisare gli associati - diciamo apertamente che c'è un dispotico satrapo, Putin, che ha ordinato un vile e immotivato attacco contro un Paese democratico; un attacco che non risparmia i civili, quindi donne, anziani e bambini in particolare. Riteniamo quindi che la comunità internazionale debba aiutare, con tutti i mezzi legali, la resistenza ucraina, che è resistenza contro la forza bruta e criminale di chi è indegno di sedere nel consesso civile. Il nostro desco - concludono i crapuloni - è aperto agli ucraini bisognosi. Dove mangiamo in dieci, possiamo mangiare in quindici o in venti».

A contribuire alla donazione del materiale sanitario è stata anche la farmacia «San Vito» di Partanna. A trasportare a Palermo quanto raccolto dalla Caritas, sarà infine la ditta «Donizetti» di Santa Ninfa, che si è messa a disposizione, ultimo anello di una catena solidale costruita grazie alla sensibilità di tutti coloro che hanno risposto all'appello della «Combriccola».

Nella foto, il momento della donazione del materiale sanitario a don Vincenzo Aloisi nei locali della Caritas parrocchiale

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