Un fiume di comunità capi scout, provenienti, da tutta Italia, tinge di blu questo agosto che volge al termine, un blu che ha seguito il richiamo dell'Agesci e che ha cercato strade per parlare di felicità. Generazioni di felicita è stato il motto della Route Nazionale 2024 appena conclusasi in quel di Verona, preso Villa Buri. L'RN24, l'acronimo più diffuso, si è svolto dal 22 al 25 agosto, ed è stato un grande importante evento creato per celebrare i 50 anni dalla nascita dell'associazione ed alla quale hanno partecipato anche 6 capi di Partanna insieme ai figli di 2 di essi.
I capi di Partanna a Villa Buri da sx: Mimmo Cangemi, Annalisa Gioia, Gianvincenzo Bacile, Maria Elena Bianco, Giuseppe Catania, Elisabetta Valenti.
I capi scout del Partanna1, insieme agli altri 18000 educatori, hanno vissuto 4 giorni intensi lavorando sul tema "Felicità" con incontri, sguardi, confronti, approfondimenti, momenti di formazione e dibattiti, con lo scopo prezioso di costruire strumenti per analizzare la realtà di oggi in cui i nostri giovani, scout e non, sono immersi e per provare a definire le sfide educativo-metodologiche e il percorso che potrebbe fare l’AGESCI nei i prossimi anni per essere realmente al passo con i tempi e supportare i capi nel fondamentale quanto difficile ruolo di educatore.
Sono stati giorni in cui, tra la vita da campo e cammino, tutti i capi presenti hanno potuto assorbire a più livelli input di crescita. Nei telegiornali e nelle trasmissioni di questi giorni sono risuonati i motti delle tre branche scout fare del nostro meglio, estote parati e pronti al servizio e quel blu entusiasta si é esteso a macchia d'olio ovunque. Quanti fazzolettoni colorati, quanti scarponi sporchi, quanti sorrisi e quanta felicità...
Quante facce da quelle dei capi più giovani a quelle dei capi più anziani. Quante mani alzate, quanti distintivi, quanti accenti. Tutti fratelli, insieme. Gli scout sono artigiani, artigiani di educazione, di gioia, di cammino in Cristo e strada...da calpestare per crescere uomini onesti e laboriosi e aperti all'altro. Con ospiti di rilievo (tanti i nomi famosi che hanno dato contributi importanti) si é parlato di accoglienza, di cura, si speranza, di canzoni, di cammino di fede, di pace, di passione, di vera e propria vocazione scout.
Tanti i personaggi famosi intervenuti per sostenere l'Agesci e i capi scout.
Lunedi 26 tra polvere e operai alle 12:30 le comunità capi siciliane del Partanna 1, Gaiano Castel Ferrato 1 e Nicosia 1 nell'ennese, Trabia 1 nel palermitano, hanno lasciato per ultime l “Arena24” chiudendo ufficialmente l’evento principale della Route Nazionale delle Comunità Capi 2024. (foto di copertina)
MariaElena Bianco dice: "Verona...arrivo. Nello zaino emozione, paura, entusiasmo e tanta eccitazione" poi continua "In un mondo veloce che va veloce in cui "l'atomizzazione" dell'essere umano è galoppante noi dobbiamo darci l'occasione di accogliere. Accogliere è fare spazio, è darsi una rivoluzionaria occasione di libertà, è andare controcorrente. È ricordarsi quanto siamo umani e quanto bisogno abbiamo di essere umani. Accoglienza è lentezza, é "povertà", è semplicità... Accogliere è avere il coraggio di dire a noi stessi che non ci bastiamo, che la nostra fragilità è porta, che non dobbiamo essere soli ma Soli tra gli altri e dare luce. Accoglienza è rivoluzione"
Annalisa Gioia dice: "Seppur con alcune difficoltà logistiche dovute ai grandi numeri, mi ritengo felice di aver vissuto questa esperienza unica che sarà difficile da dimenticare"
Giuseppe Catania dice :"Mi risuonano ancora nelle orecchie le parole che il presidente della CEI, cardinale Zuppi, ha detto durante l'omelia: "Siete capi. L’AGESCI è una delle poche realtà dove questo termine è evidente, libero da confronti e competizioni perché come deve essere, di solo servizio...senza di voi il popolo scout non cammina. Siete tanti, ma quanti altri ne servirebbero per potere dare la possibilità di conoscere e seguire il miglior maestro della vita che è Gesù...Ecco perché essere capi: per i ragazzi, per camminare nella vita vera, per cambiare questo mondo e renderlo felice non perché va tutto bene, ma perché ho qualcuno con me e ho speranza.
Capi perché nessuno resti indietro, per non avere paura degli imprevisti, per camminare contemplando e difendendo il Creato e le creature, per imparare ad arrangiarsi, arte così importante per chi cammina davvero! Vi prendete responsabilità in un mondo che ama il ruolo e la considerazione, ma senza legami e sacrifici. Essere capi vi ha cambiato e vi ha reso migliori. Ognuno personalmente e tutti insieme avete, in tanti modi, rinnovato quella promessa che fin da piccoli ha orientato la vostra vita: “Fare del mio meglio per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese”.
Solo così si educa e chi educa cambia." "
Così hanno commentato al loro arrivo alcuni dei partecipanti. L'Agesci ha chiamato ed il gruppo del Partanna 1 ha risposto partecipando ad un evento storico importante, l'ultima route nazionale era stata nel lontano 1997 ai Piani di Verteglia. Esserci è conferma del senso di responsabilità del gruppo di capi e della gioia che infonde questo cammino. Buona strada ai capi e a tutti gli scout con la speranza che questo fuoco arda sempre e sempre più forte.