Lo sport ancora una volta realizza vera inclusione e dimostra che "yes, we can". Succede nel periodo di Natale e l''Associazione l'ANSMeS consegna il premio “Scuola e Sport” a Francesco Spina, giovane promessa dello sport paralimpico.
Lui santaninfese, figlio di sportivi, ha dato prova che appassionarsi per uno sport e impegnarsi porta a risultati grandi. Durante la celebrazione del Santo Natale, si è svolta presso la chiesa Madre di Santa Ninfa gremita di fedeli, la premiazione dell’atleta Francesco Spina dell’ASD Paralimpica “Mimì Rodolico” di Mazara per i risultati ottenuti sia nel suo percorso sportivo che scolastico. Che questa premiazione sia stata fatta proprio a Natale rende il tutto ancora più speciale. Il riconoscimento è stato consegnato alla presenza del Sindaco di Santa Ninfa dott. Giuseppe Lombardino, del Presidente Provinciale Roald Vento, della Dirigente dell’ufficio scolastico Provinciale dott.ssa Antonella Vaccara, del dirigente scolastico dott.ssa Maria Letizia Gentile, del Consigliere ANSMeS Vincenzo Hopps e del Consigliere Federale FISDIR Gaspare Majelli presidente dell’ASD Paralimpica “Mimì Rodolico”.
L’ANSeS Provinciale ha voluto istituire questo riconoscimento per promuovere lo sport fra i giovani e sottolineare l’importanza dello sport nella crescita sportiva, umana e sociale valori portanti per una sana crescita personale, allontanandoli da tutti i pericoli delle devianze sociali. Nel caso di specie questa premiazione assume un carattere importante specie se correlato al tema di inclusione e di promozione di attività che permettano a tutti di poter sperimentare la competizione e tagliare traguardi importanti. È una bella storia, è una storia di successo, dove dietro è chiaro il sacrificio sia di Francesco che della famiglia, una storia ottimista e che infonde speranza. Francesco e la sua famiglia sono un esempio, devono esserlo perché diffondendo queste storie si possono "convincere" altre famiglie, altri ragazzi a misurarsi con sé stessi e superare limiti.
Non è la disabilità che ti definisce, ma il modo in cui affronti le sfide che la disabilità ti presenta. Jim AbbottMaria Elena Bianco