Lo sport ha delle regole ben precise che servono ad educare alla fatica e alla disciplina. Servono per vincere ma anche per sapere perdere. La Polisportiva Libertas Partanna non ama parlare di perdere ma preferisce dire Imparare. Quindi in una partita o si vince o si impara. Questo vale anche nella vita. Mai facile essere solo e sempre vincenti, allora meglio fare bagni di umiltà e imparare...sia dL campo che dalla vita. Ed ecco il perché la Libertas lancia una sfida ai suoi ragazzi e alle sue famiglie e raccoglie vestiario e giochi da donare alla casa dei Fanciulli, Renda Ferrari, gestita dal dott.
Giuseppe Paladino. Una occasione in cui la solidarietà si fa atto concreto, si fa stretta di mano, si fa abbraccio. Lo sport che non guarda solo il suo orticello ma guarda anche l'altro. L'altro che fa fatica, che spesso è solo e che deve ricominciare. Questa la realtà del Renda Ferrari. Una realtà di Partanna che deve sempre far riflettere. Tutti. Questa donazione vale come gesto sportivo, come gesto sociale, come gesto educativo. Lo sport che prova a far passare ai suoi ragazzi l'importanza della solidarietà e della "fratellanza" é sport che punta a far crescere non solo atleti ma anche persone.
Questo il punto d'incontro tra la Libertas Partanna ed il Renda Ferrari. Dichiara il dott. Giuseppe Paladino: "Il nostro ente raccoglie sfide quotidiane per provvedere sia ai bisogni materiali dei nostri ospiti sia alla sfida della loro formazione come "persone". Sfide ardue per noi, ma gesti come quello fatto dalla Polisportiva sono linfa per noi. Certi risultati si possono ottenere solo ed esclusivamente con una continua interazione con le persone di buona volontà. Questa donazione è una carezza che fa la differenza per i nostri utenti e non possiamo che dire grazie per la sensibilità e l'attenzione mostrata dalla associazione Libertas".
Dichiara la Presidente della Polisportiva Libertas Partanna, Maria Pugliese: "Lo sport ha la grande responsabilità di far crescere I bambini e farli ragazzi e poi uomini. Ecco perché oltre alle regole sportive serve sottolineare le regole sociali di base: empatia, solidarietà e condivisione. Con questa donazione abbiamo voluto non solo fare rete con i genitori e con il nostro gruppo ma anche e soprattutto rete sul territorio. Lo sport deve sempre saper fare la differenza e dare a queste nuove generazioni valori.
In questo progetto un grande merito hanno Miriam Cangemi e Gaspare Chiaramonte, giovani che hanno una grande sensibilità ed una grande attenzione verso certe fragilità. Questi giovani sono una forza, sono da stimolo e hanno un ruolo importante per fare crescere su più livelli la nostra associazione. A loro va il mio personale grazie". Questi gesti dovrebbero essere contagiosi così da rendere il nostro piccolo comune una vera comunità capace di tendere la mano e di alimentare altruismo.
La rete è e può essere solo una forza.
