Disabili maltrattati e torturati in una casa di cura del palermitano

La disabilità non può diventare un business o lasciata in mano a gente senza cuore

Vito
Vito Caronna
19 Dicembre 2021 17:29
Disabili maltrattati e torturati in una casa di cura del palermitano

Riflessione sul triste fatto di cronaca riguardante i maltrattamenti e torture avvenute in una casa di cura

Accuse gravissime nei confronti delle 35 persone indagate, nei giorni scorsi, dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Palermo nell'ambito dell'operazione Relax.

I soggetti sotto inchiesta sono accusate di tortura, maltrattamenti, sequestro di persona e truffa.

Da persona che vive in una condizione di disabilità gravissima… sento la necessità di esprimere tutto lo sdegno su quanto è emerso, grazie ai militari della Guardia di Finanza che hanno scoperchiato l'ennesimo caso di soprusi nei confronti dei disabili, persone fragili che non possono difendersi.

Non riesco proprio a comprendere come tutto questo orrore possa avvenire in un luogo dove ci si dovrebbe prendere cura delle persone fragili… come appunto dovrebbe avvenire in un centro o casa di cura.

Ogni volta che leggo certe notizie (nel caso in questione le immagini e le intercettazioni sono davvero impressionanti) puntualmente mi si stringe il cuore e mi chiedo... ma è mai possibile che queste strutture vengano affidate nelle mani di persone (evidentemente) senza un minimo di scrupolo nel fare del male, ma soprattutto che vengano lasciate ad operare senza esserci dei (costanti) controlli da parte delle autorità competenti che possano vigilare sulle condizione in cui vengono trattate le persone ospiti di questa o quella casa di cura?

Inoltre, chi gestisce una struttura preposta alla cura delle persone, si deve in primis munire di un personale altamente qualificato. Ribadisco che, certi lavori non possono essere svolti da chiunque, serve sensibilità, amore per il prossimo e tanta comprensione.

Sono sempre più convinto che in certe strutture dove vi siano bambini e disabili, si debbano installare delle videocamere che possano essere controllate (possibilmente anche in diretta) dalle autorità di pubblica sicurezza.

Per chiudere l'argomento. Voglio continuare a credere che questi atti di violenza nel calpestare la dignità altrui possano davvero cessare e che il bene altrui venga messo davvero al primo posto.

Si deve fare di tutto per evitare che la disabilità possa diventare “soltanto” un vergognoso business, soprattutto nel rispetto di tutte quelle strutture valide che si prendono cura con amore dei propri assistiti.

Per quanto riguarda l'indagine in corso, mi auguro vivamente che, accertate le responsabilità, chi ha sbagliato paghi con il carcere per il male arrecato agli amici disabili, ma soprattutto che vengano messe in condizione di non fare del male più a nessuno.

Vito Caronna.

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