Ci sono storie che meritano di essere raccontate, non solo per il risultato sportivo, ma per l'energia e la passione che portano con sé. È questo il caso dell’impresa compiuta da un gruppo di atleti siciliani che, con oltre 20 ore di traghetto e 1800 km di strada, ha raggiunto Villabassa per partecipare alla leggendaria 30ª Südtirol Dolomiti Superbike, una delle gare di mountain bike più dure e spettacolari d’Europa.Spinti da una promessa fatta a Kurt Ploner, pioniere e anima della manifestazione, i nostri atleti hanno affrontato non solo la fatica della competizione, ma anche quella del viaggio.
E lo hanno fatto con il cuore, con la voglia di esserci, di lasciare un segno, di portare in alto i propri colori.Nel percorso marathon da 125 km, tra salite mozzafiato e panorami da cartolina, Giuseppe Scirica ha firmato una prova straordinaria, chiudendo al 6° posto nella categoria M2, a un soffio dal podio. Una performance che conferma il suo talento e la sua preparazione, frutto di dedizione e allenamenti instancabili.Sullo stesso tracciato, nella versione classic da 85 km, un’altra prestazione di altissimo livello: Giuseppe Pace, il “Re Leone”, ha conquistato un meritato 7° posto nella categoria M7, dimostrando ancora una volta la forza dell’esperienza e della costanza.E infine, ma non per importanza, il presidente Antonino Catalano, che ha portato il suo spirito sportivo anche nel percorso Ebike da 60 km, chiudendo con onore al 18° posto assoluto su oltre cento partenti.
Una prova di tenacia e determinazione, segno che la passione non conosce confini né età.La Südtirol Dolomiti Superbike non è solo una gara: è un’esperienza, una sfida contro se stessi e contro la montagna. Ma è anche festa, incontro, condivisione. E nelle foto di questi giorni si leggono emozioni autentiche: sorrisi, sudore, soddisfazione. Sono queste le armi vincenti del nostro gruppo, che ha saputo vivere lo sport nella sua forma più pura.Un ringraziamento speciale va allo speaker ufficiale Paolo Mutton, che con la sua voce ha accompagnato ogni nostra pedalata, dando risonanza alle imprese dei nostri atleti.Una promessa mantenuta.
Un viaggio epico. Una gara leggendaria ma soprattutto, un’altra pagina scritta con orgoglio nello sport vero, quello fatto di sacrificio, amicizia e passione.