Convegno sulla legalità a Partanna

"Vivere la legalità nei piccoli e grandi gesti della vita quotidiana"

Redazione Prima Pagina Partanna
Redazione Prima Pagina Partanna
27 Febbraio 2023 12:34
Convegno sulla legalità a Partanna

Oggi, lunedì 27 febbraio presso l'aula magna dell'istituto Dante Alighieri D'Aguirre alla presenza delle classi terze medie dell'istituto Comprensivo Rita Levi-Montalcini e delle quarte del Liceo Scientifico si è svolto un convegno importante sul tema della Legalità.

Il convegno si apre con queste parole "Con il recente arresto di Matteo Messina Denaro abbiamo l'obbligo di parlare di legalità, abbiamo il dovere di educare alla legalità per renderla "normale". Dopo i saluti della Dirigente, Francesca Maria Accardo, che coglie l'occasione per ricordare quanto la scuola sia fondamentale per educare alla legalità, "parola troppo importante", si apre subito il convegno con la testimonianza di Gaspare D'Angelo, commerciante di Castellammare, che racconta la sua esperienza, forte, drammatica e pesante, lui che ha avuto a che fare con chi chiedeva il pizzo ed ha avuto il coraggio di ribellarsi e denunciare. Con la voce emozionata e tesa per la delicatezza del suo racconto riesce comunque a far passare la fatica e la certezza di voler opporsi ad una mentalità mafiosa inaccettabile per chi lavora onestamente.

Procede Nicola Clemenza che, "padre" della associazione Antiracket LiberoFuturo, parla con un linguaggio semplice ai ragazzi di mafia, di attentato, di paura, di coraggio, di forza, di azione. Il suo vissuto messo nelle mani degli studenti con franchezza e onestà intellettuale. "Bisogna non guardare ma agire, l'azione fa la differenza. Dichiararsi parte civile è azione ma ci vuole coraggio e ci vuole una rete sociale che sostenga la parte che denuncia. Chi denuncia talvolta é solo ed in un Paese in cui vige la legalità così non dovrebbe essere.

In questa Sicilia dove è nata la mafia deve nascere e crescere l'antimafia", dichiara nel suo lungo e accorato intervento Nicola Clemenza. Interviene anche la moglie di Nicola Clemenza, la professoressa Francesca Signorello che racconta come la vita sia cambiata post attentato ed ha precisato che quella esperienza ha portato lei e il marito ad essere ancora più consapevoli nello spendersi nel sociale, che il buio di quel periodo è diventato impegno costante con i ragazzi.

Molto tecnici e puntuali gli interventi dell'ispettore Ignazio Profera, Ispettore superiore della Polizia, e dell'avv. Giuseppe Accardo, legale anche nell'associazione LiberoFuturo a fianco di chi denuncia, che hanno parlato di come lo Stato lavori per l'Antimafia e di come anche professionalmente ci siano scelte da fare e dichiarare con certezza da quale parte di sta.

L'avv. Giuseppe Accardo ha interloquito con il giovane pubblico precisando sia l'iter processuale che l'iter emotivo che impregna di sè lo stesso iter. Di fatto ha spiegato in termini semplici cosa è la querela, chi è il querelante, cosa significa di fatto la parte civile, quali sono gli strumenti di difesa dando così ai ragazzi occasione per capire bene tutti i casi di cui si è parlato o che si sono sentiti in televisione.

Queste occasioni di riflessione dovrebbero essere sempre più frequenti. La legalità ha bisogno di orecchie, di occhi, di mani, di azioni, di cura, di pazienza, di persone, di cultura...ha bisogno di costanza perenne. Pensare a Falcone e Borsellino, pensare alle vittime della mafia è un dovere perché loro sono morti per noi, per renderci liberi.

Nella foto di copertina da sx: avv. Giuseppe Accardo, Nicola Clemenza - presidente di LiberoFuturo, Vincenzo Carrara - giornalista di RCV, Gaspare D'Angelo, Isp. Ignazio Profera

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