Emergono i primi dettagli a seguito delle accurate perquisizioni che da ore stanno interessando l’appartamento di vicolo San Vito a Campobello di Mazara che ha ospitato il boss Matteo Messina Denaro. Secondo gli inquirenti non sarebbero stati trovati documenti o carte del famoso accordo trattativa tra lo Stato e la Mafia che in questi anni si è sempre detto fossero il tesoretto che ha favorito la latitanza. Carte che se esistono sono custodite altrove, nella casa però sono stati trovati abiti particolarmente costosi, con griffe come Prada e Luis Vuitton, scarpe anch’esse griffate, profumi costosi e diversi occhiali modello Ray- Ban, da sempre un vezzo dell’ex latitante, che utilizzava anche per celare l’evidente strabismo che soffriva particolarmente.
Tra le curiosità, ritrovati molti libri, appunti, pizzini, parrucche, libri, e due poster uno del film il Padrino ed uno del nemico numero uno di Batman, il folle Joker, oltre che un ambiente pulito ed ordinato ed il frigo ben fornito sono state trovate anche ricevute di ristoranti e parecchi profilattici e pillole per aumentare la potenza sessuale, chiaro segnale che la passione per il sesso femminile non era mai venuta meno nemmeno nel corso della lunga latitanza. Ovviamente i magistrati cercheranno di ricostruire anche le eventuali compagnie femminili che hanno intessuto rapporti con Messina Denaro.
Pare che sia stato rinvenuto anche un telefono cellulare. Dalle prime informazioni pare che l’uomo conducesse una vita regolare ed era spesso visto in giro a fare piccole spese, anche se nessuno poteva mai immaginare che quel signore garbato fosse il sanguinario killer di mafia
