Usura ai danni di un noto imprenditore Castelvetranese: condannato gioielliere

Soddisfazione dei legali delle parti civili, Giuseppe Accardo e Maria Elena Bianco

Redazione Prima Pagina Partanna
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24 Marzo 2023 09:13
Usura ai danni di un noto imprenditore Castelvetranese: condannato gioielliere

Il Tribunale di Trapani in composizione Collegiale ha condannato a 3 anni e 6 mesi, nonché al pagamento di euro 12.000 di multa, un gioielliere trapanese con l’accusa di usura.

Il signor T.M., classe 61, è stato condannato per avere, dal 2012 al 2015, richiesto e ricevuto più di 40mila euro da un noto imprenditore di Castelvetrano a titolo di interessi usurai.

Il Collegio giudicante, presieduto dal Dott. Francesco Messina , ha accolto l’impianto dell’accusa che ha sostenuto come, a fronte di un prestito di 80mila euro concesso all’imprenditore che versava in gravi condizioni economiche, l’imputato avrebbe preteso ed ottenuto le predette somme a titolo di interessi, senza mai imputarle al rimborso del prestito, superando così il tasso soglia che configura l’usura.

L’imprenditore castelvetranese, stanco delle vessazioni subite, avrebbe quindi collaborato con gli inquirenti al fine di ricostruire nei dettagli la vicenda nonché ribadito tale dinamica davanti ai Giudici di Trapani.

L’imputato è stato, inoltre, interdetto dai pubblici uffici per 5 anni e condannato alla confisca della somma di euro 40mila e 400 sequestrata durante le indagini. Disposta anche la condanna al pagamento del risarcimento dei danni in favore delle vittime, da quantificarsi in sede civile, nonché al pagamento delle spese legali in favore della persona offesa, della sua società (difesi dall’Avv. Giuseppe Accardo del Foro di Marsala) nonché dell’Associazione Antiracket Libero Futuro (difesa dall’Avv. Maria Bianco, sempre del Foro di Marsala).

Soddisfazione è stata espressa dalle difesa delle parti civili, gli Avvocati Accardo e Bianco, i quali hanno dichiarato: “Siamo contenti che il Collegio abbia fatto propria la ricostruzione della pubblica accusa, sorretta dalle dichiarazioni della persona offesa e dai riscontri documentali offerti dalla stessa. Ulteriore riscontro è stato offerto dalla perizia svolta in fase di dibattimento che ha fugato, a parere nostro, ogni ragionevole dubbio relativamente alla rilevanza penale della condotta dell’imputato. Attendiamo fiduciosi le motivazioni della sentenza che saranno depositate entro il termine di 90 giorni” .

Sulla vicenda è intervenuto anche Nicola Clemenza, punto di riferimento dell'Associazione Libero Futuro Antiracket in provincia di Trapani che ha aggiunto: “Ennesima vittoria nelle aule di Tribunale per un imprenditore che ha avuto la forza di collaborare con la giustizia ed opporsi all’usura. Questo ci motiva ancora di più a stare al fianco delle vittime in questo momento storico delicato”.

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