Dopo un lungo dibattimento e diverse ore di camera di consiglio la quarta sezione penale della Corte d’Appello di Palermo ha emesso la sentenza nei confronti degli imputati del processo “Anno Zero” scaturito a seguito dell'omonima operazione che il il 19 aprile 2018 portò all'arresto di presunti mafiosi, tra i quali anche due cognati del boss Matteo Messina Denaro, e molti fiancheggiatori di Cosa Nostra nel Belicino.L'inchiesta, nella quale emersero gli interessi del clan nel settore delle scommesse on line, è stata condotta dai carabinieri e dalla Dia di Trapani. I dodici imputati, giudicati in primo grado sono i soggetti che non hanno chiesto il rito abbreviato.
La sentenza ha visto la riduzione di pena per 6 imputati: Gaspare Como, cognato dell'ex superlatitante Matteo Messina Denaro, da 25 a 22 anni, Vittorio Signorello da 21 a 18 anni, Giuseppe Accardo da 7 a 5 anni, Vito Bono da 17 a 11 anni e Giovanni Mattarella da 17 a 10 anni.
Pene di primo grado confermate per Maria Letizia Asaro, 4 anni, Carlo Cattaneo, 16 anni, Bruno Giacalone, 17 anni, Calogero Giambalvo, 4 anni, Carlo Lanzetta, 4 anni, Nicola Scaminaci, 4 anni.