Il bambino, l'ambulanza e il punto nascita di Castelvetrano

Giacomo Bonagiuso rivolge due domande scomode a Nicola Catania

Redazione Prima Pagina Partanna
Redazione Prima Pagina Partanna
09 Luglio 2021 16:18
Il bambino, l'ambulanza e il punto nascita di Castelvetrano

A volte l'emotività può giocare brutti, bruttissimi scherzi, e in un clima di generale nudità della politica castelvetranese, dove si preferisce parlare di stanzette abusive a Triscina, che dei reali problemi di una collettività, aggiungendo urla più o meno scomposte in un guazzabuglio di populismi, in specie social, abbiamo sempre preferito una terza via. Lo abbiamo fatto in pubblico ed in privato. Per la vita nostra e per quella altrui. Senza tema di smentita.

Abbiamo cercato di capire pienamente, dando la parola ad Istituzioni affidabili, restando a volte attoniti rispetto al vuoto civico, ma provando a fare il tifo soltanto nella direzione del verosimile. Non per tizio o per Caio, ma per le cose come stanno. Ci hanno anche scaricato addosso vagonate di insulti per questo,ma chi se ne frega. Non pretendiamo di scrivere la verità, ma di ragionare su fatti, atti, dichiarazioni e processi amministrativi, questo sì.

Così, a seguito del clamore mediatico che la notizia di un bambino costretto a nascere in ambulanza ha provocato, e al brillante esito della vicenda, grazie alla professionalità del primario del nostro pronto soccorso, Pippo Giammarinaro, e della conseguente rete medica, siamo ritornati a bomba. Cioè a Nicola Catania, sindaco di Partanna, che ci aveva concesso una intervista tempo fa sul reale stato delle cose che riguardano il nostro caro e vitale ospedale. Ci accoglie con un secco "tutto prosegue come detto, senza se e senza ma.

La dirigenza sta attuando la volontà espressa dal presidente Musumeci, all'epoca anche assessore alla sanità". E dunque non ci sono novità? La novità è che non ci sono novità, nel senso che tutti gli iter per le attivazioni, da emodinamica, per cui "è già stata acquistato un costoso macchinario", a neonatologia pediatrica, per il quale l'iter di reperimento personale "prossima anche con i tempi (e le lentezze, ndr) della burocrazia e delle leggi" tutto giungerà a compimento "nei tempi previsti".

E quali saranno questi tempo? "Un concorso ê un concorso, e ha leggi di riferimento. A quelle bisogna attenersi. E poi, vorrei fare notare che il punto nascite di Castelvetrano non è mai stato chiuso in termini di piano aziendale e di disposizione dei reparti, da nessuno, nè nessuno intende chiuderlo. Lo si sta potenziando". Sembra sicuro di quello che dice, Catania, e quando gli chiediamo del fatto dell'ambulanza, ci fa presente "che può accadere, è accaduto e forse accadrà ancora, anche quando Castelvetrano avrà un piena funzione il punto nascite".

È realistico Catania, e sembra indicare una roadmap.

Abbiamo fatto un tagliando doveroso alle sue dichiarazioni e non ci scordiamo che il 2021 è quel famoso timing in cui leggi, burocrazie, volontà politiche e diritti dei cittadini dovranno trovare sintesi. Non urleremo al complotto, ma non smetteremo di tornare alla carica per informare e tenere il fiato sul collo a chi ha il potere di rendere reali i diritti delle persone.

Una cosa però vogliamo scriverla. Al Direttore Zappalà. Si sbrighi dottore. Perché non solo la legge ma anche la giustizia e la verità hanno bisogno di acqua pura cui dissetarsi.

Giacomo Bonagiuso

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