Cassa integrazione Sicilia, Musumeci: “Chiedo scusa per i ritardi, la responsabilità è mia”

Redazione Prima Pagina Partanna
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07 Maggio 2020 12:59
Cassa integrazione Sicilia, Musumeci: “Chiedo scusa per i ritardi, la responsabilità è mia”

In questi giorni a tenere banco in Sicilia è stato il problema dell’erogazione della cassa integrazione. In un momento di grave crisi economico sociale oltre che sanitaria ci si aspettava un’accelerazione delle procedure invece non si capiscono le ragioni dei ritardi di questi pagamenti. Tantissimi i lavoratori in attesa di questo aiuto economico che tarda ad arrivare per problemi “burocratici”. Per questo, oggi, il presidente Musumeci è intervenuto in diretta da Palazzo d’Orleans, per fare chiarezza su quest’importante tema.

“Voglio chiedere scusa a tutti i lavoratori che hanno atteso e attendono le risorse che a loro spettano, ha dichiarato Musumeci. Capisco la sofferenza: abbiamo ricevuto lettere dei lavoratori e dei figli, che hanno evidenziato le difficoltà economiche delle famiglie. Mi assumo tutta la responsabilità politica, è giusto metterci la faccia in questi casi”. E continua: “Andrò avanti, fino in fondo. Cercherò di capire se ci sono stati atti dolosi e responsabilità da parte di qualcuno nel ritardo della cassa integrazione: se qualcuno ha sbagliato pagherà”. Musumeci, inoltre, sottolinea la necessità di migliorare l’apparato informatico della Regione Siciliana:Stiamo lavorando per un miglioramento del processo digitale – afferma il Presidente –.

È stata adottata una piattaforma sbagliata. In teoria con le pratiche siamo al 50%, in pratica no. L'Inps prima di erogare si prende qualche altro giorno per fare delle verifiche. Se nel modulo, ad esempio, il codice fiscale è messo un po' sopra o un po' sotto, tutto torna indietro. Questi sono i limiti dell'elettronica. In alcune Regioni la trattazione delle pratiche avveniva in maniera ampia e così si guadagnavano due o tre giorni di tempo. Noi abbiamo scoperto questo limite solo dopo qualche giorno". Musumeci torna sulla polemica dei 10 euro aggiuntivi per ogni pratica espletata chiesti dai funzionari: "È solo un fuoco di paglia, c'è chi pensa di potere speculare sulle esigenze legittime dei cittadini.

Sono stati gli stessi sindacati a far rientrare la questione. Continuando con il nostro modello potremo, ragionevolmente, trattare tutte e 40mila le pratiche ricevute entro la prossima settimana. Quindi passeranno all'Inps. Abbiamo nominato un direttore generale ad interim, l'avvocato Bologna, che sta già incontrando i rappresentanti dei servizi preposti all'espletamento delle pratiche. Accade solo in Sicilia? No, è il sistema che non funziona in gran parte delle regioni. Sono 27.400 le pratiche espletate in questi 10 giorni su un totale di circa 40mila.".

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