«Alla fine la montagna ha partorito il topolino». È l'ironico commento del gruppo «Insieme per Santa Ninfa», all'opposizione dell'amministrazione Ferreri ma maggioranza nel Consiglio comunale. «Dopo oltre tre settimane dalle elezioni - scrivono in una nota i consiglieri - il sindaco Ferreri ha nominato una Giunta dimezzata. Con appena due assessori al posto dei quattro previsti dalla legge. Quali problemi interni alla coalizione ha questo sindaco da non riuscire a completare la Giunta? Quante liste d'attesa ci sono da far scorrere per accontentare i tanti scontenti?». I primi passi del neo-sindaco, secondo la maggioranza «sono zoppicanti. E le scelte sono avvolte da una cortina di mistero e silenzio».
Il gruppo «Insieme per Santa Ninfa» spiega di avere mostrato «apertura al dialogo e senso di responsabilità. Ma non è stato messo minimamente al corrente delle scelte che il sindaco intendeva operare. Nessuno soprattutto è venuto a cercarci. Un ulteriore esempio, questo, della doppiezza di un sindaco che dice una cosa e ne fa un'altra. Di un sindaco balbettante in aula consiliare quando viene scoperto il suo gioco, e baldanzoso fuori quando è senza contraddittorio (esemplare l'attacco personale al nostro capogruppo all'indomani dell'insediamento del Consiglio comunale)».
«Avevamo chiesto al sindaco - continuano i consiglieri di opposizione - di nominare una squadra di assessori giovani, dinamici e competenti, che dessero anche visivamente il senso di un cambiamento e rinnovamento reali. Le prime scelte, che vedono peraltro in Giunta un assessore residente a Trapani che era già in Consiglio comunale nel 2003, quando diversi degli attuali consiglieri andavano alle elementari, ci lasciano quantomeno perplessi. E diciamo "perplessi" perché vogliamo essere rispettosi».
