57° anniversario del terremoto del Belice: una ferita ancora aperta. Ricostruzione mai completata

L'Ordine degli Architetti interviene sulla vicenda elencando priorità per ridurre effetti disastrosi dei sisma

Redazione Prima Pagina Partanna
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14 Gennaio 2025 18:55
57° anniversario del terremoto del Belice: una ferita ancora aperta. Ricostruzione mai completata

Ricorre oggi il 57° anniversario del terremoto che, nella notte tra il 14 ed il 15 gennaio 1968, colpì il territorio del Belice, compresa tra le province di Trapani, Agrigento e Palermo, provocando 296 morti, più di 1000 feriti e quasi 100.000 sfollati (vedi pagina del quotidiano "L'Ora"). Il recente sciame sismico che ha interessato l'area negli ultimi giorni ha riportato alla mente quei drammatici giorni. Sulla vicenda interviene l'Ordine degli Architetti che ricordando il disastroso sisma elenca i principi fondamentali per ridurre gli effetti disastrosi di tali eventi: verificare e monitorare la resistenza al sisma e la stabilità strutturale delle infrastrutture e degli edifici strategici; introdurre il fascicolo fabbricato, quale strumento per monitorare l’efficienza strutturale del patrimonio edilizio esistente; dotare tutti i comuni della provincia di apposito piano di emergenza e promuovere la cultura della protezione civile nei confronti dei cittadini e soprattutto dei ragazzi, introducendo nei programmi da svolgere nelle scuole secondarie di primo e secondo grado con delle ore dedicate alla conoscenza delle regole da adottare, in caso di eventi calamitosi, per la salvaguardia della pubblica incolumità e per il soccorso della popolazione. “Richiamare alla memoria il sisma del 1968 – afferma il presidente dell’Ordine, Rino La Mendola che ha ricordato il contributo offerto dagli architetti di Agrigento nel rilievo e censimento dei danni prodotti dai terremoti che si sono succeduti, dal 2009 al 2016, in Abruzzo, in Emilia Romagna e in Centro Italia.– con l’obiettivo di alimentare la memoria degli effetti devastanti dei terremoti e l’importanza della cultura della prevenzione e della protezione civile.

Il nostro Ordine è pronto a collaborare con gli istituti scolastici e con le amministrazioni dei Comuni ricadenti nelle zone a rischio sismico elevato, mettendo ancora una volta a disposizione della società civile le conoscenze e la professionalità degli architetti per organizzare momenti informativi e formativi in materia di prevenzione e di pronto intervento in caso di eventi sismici”. Oggi a distanza di quasi 60 anni cosa è stato fatto per una completa ricostruzione mai peraltro avvenuta? Nel frattempo Gibellina è stata proclamata Capitale dell’Arte Contemporanea 2026 e si continua a parlare di sviluppo della Valle del Belice, vedi un recente incontro a Santa Ninfa dove erano presenti anche onorevoli siciliani, eurodeputati ed ex ministri.

Francesco Mezzapelle

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