Bisogna dire subito che quando si abbraccia uno sport da bambini e si sceglie poi, crescendo, di restare in quell'abbraccio, non si può fare a meno che sognare e desiderare convocazioni, non si può fare a meno di credere che crescere in quello sport sia possibile. Lo sport di per sé aiuta a credere sempre e fomenta la voglia di alzare l'asticella e non accontentarsi. Questo capita alla partannese Angela Triolo. Lei, classe 2009, a sei anni ha messo piede in palestra per fare pallavolo e non si è più fermata.
Quella palestra, quella rete, quei palloni, quegli occhi premurosi e attenti della squadra tecnica della Polisportiva Libertas Partanna l'hanno vista crescere, maturare, farsi, a poco, atleta. Un cammino insieme in cui cadute e riprese hanno scritto una storia sportiva degna di lode. Una storia che riempie un'altra pagina ancora: la convocazione per la Selezione ''Del Club Italia del Sud'', per l'allestimento dell'organico che prenderà parte al Torneo internazionale Juniores. Una convocazione importante che segna uno snodo importante nel suo percorso sportivo.
Orgoglio per Angela Triolo, per la sua famiglia, per le sue compagne di squadra e ovviamente per l'associazione sportiva. I successi sono sempre frutto di collaborazione e spirito di squadra. Chi é Angela Triolo come pallavolista? É una ragazza volenterosa e determinata che ha alle spalle, malgrado la giovane età, una esperienza come giocatrice titolare nella scorsa stagione nel roster della Selezione Territoriale di Trapani, con la quale si è sudata e ha conquistato una seconda posizione al Torneo Delle Province ed é stata fondamentale nella conquista, con il gruppo Under14, del terzo posto in Sicilia.
La sua stoffa, chiara agli sguardo tecnici da subito, ha fatto si che fosse destinataria di diverse convocazioni e che partecipasse alla Selezione Regionale Sicilia, per provare a disputare il Torneo delle Regioni. Ora l'ultima importante convocazione. A dimostrazione del fatto che per raggiungere certi traguardi oltre a crederci serve costanza e impegno e responsabilità, questa convocazione insegna che sognare si deve. Non resta che sperare che questa esperienza porti lontano la Triolo e che le insegni a non mollare mai e crederci sempre.
