Sabato 4 maggio 2024, una rappresentanza del Distretto rotariano 2110 ha dato vita a una narrazione di comunità che ha messo in luce i risultati del progetto di peer advocacy “Teseo”. Grazie al coinvolgimento dei 23 club partecipanti si è data parola ai protagonisti dell’intervento che ha coinvolto in tre mesi più di 25 scuole siciliane e 1300 studenti. Se i numeri sono importanti, essi raccontano già di un risultato sostanziale, essere riusciti ad arrivare in tempo dentro le storie di molti ragazzi e ragazze bisognosi di parlare su un tema spesso descritto come un tabù: il malessere adolescenziale e i rischi ad esso associati.
Con orgoglio, emozione e competenza si sono condivise esperienze significative che gettono lo sguardo al futuro. Questa è solo una prima fase del progetto; perché tutto questo non si arresti si sta già ragionando sulla sua evoluzione per portare la missione educativa di Teseo in altri contesti dove poter rispondere a un bisogno ancora acceso e vivo. La comunità del Rotary ha già l’obiettivo di ampliare il suo raggio d’azione e raggiungere nuovi traguardi. Attraverso la partecipazione del Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche, dell’Esercizio Fisico e della Formazione afferente all’Università degli Studi di Palermo si è messo in moto una macchina fatta di persone attente alle giovani generazioni, una squadra di operatori che potranno replicare le azioni di Teseo oltre i limiti delle sue scadenze.
Per questa ragione oggi non è stata una mera restituzione fatta di video, foto e testi, ma l’occasione per dirci che tutto ciò non deve fermarsi e continuare ovunque sia possibile. Un ringraziamento speciale va a tutte le persone coinvolte, in particolari ai volontari che hanno concesso la loro disponibilità e passione encomiabili; al Prof. Gioacchino Lavanco e al Dott. Alessio Castiglione che hanno coordinato come direttori d’orchestra tutti i gruppi che all’unisono hanno suonato lo stesso messaggio pedagogico; al visionario Governatore Goffredo Vaccaro, primus inter pares nel proporre un progetto coraggioso e avveniristico.
E infine ai ragazzi e alle ragazze che ognuno ha avuto la fortuna di incontrare, perché da loro abbiamo ricordato quanto sia importante la vita, non come speranza vana, ma come promessa concreta di un domani migliore. Per suggellare questa giornata, non resta che ricordare con le parole del Prof. Lavanco l’invito ad avere ancora fiducia nel prossimo, perché potrebbe essere lui o lei a donarci quel filo che ci salverà.
