Covid-19, operatori silenti: un soccorritore del 118 si racconta
Oggi abbiamo raggiunto (telefonicamente) Antonino Accardo, operatore del 118 e noto sportivo nel campo automobilistico. A lui abbiamo posto alcune domande: PPP.: Ciao Nino, tu sei un operatore del 118, hai una postazione fissa o vai in base alle richieste di servizio? A.: Io svolgo il servizio di soccorritore a San Vito lo Capo che è la sede della mia postazione, le eventuali sostituzioni avvengono sempre nella stessa postazione solo come cambio turno. PPP.: Cosa è cambiato con l'avvento dell'emergenza Covid-19? A.: Si affronta tutto con paura, l'ansia che da un momento all'altro ti possa capitare un paziente con sintomi covid19.
Ad ogni chiamata che arriva, il cuore sale in gola, non é facile credetemi ma non possiamo sottrarci al nostro dovere e alle nostre mansioni. Personalmente ogni volta che lascio casa e come se mi mettessero un pugno allo stomaco, so come parto ma non so come rientrerò. PPP.: Hai fatto degli interventi Covid? A.: Fortunatamente no! Nel periodo invernale San Vito è un paese molto tranquillo, pochi interventi e mi auguro che questa condizione rimanga inalterata fino alla fine di questa emergenza.
PPP.: Il vostro è un lavoro "spalla a spalla" come operate durante gli interventi, considerate le disposizioni del governo? A.: Cerchiamo di essere più professionali possibili rispettando le norme in atto e soprattutto facendo tante domande alle persone prima di intervenire. La cosa che ci preoccupa maggiormente sono i casi in cui si nascondono i sintomi, già successo a dei nostri colleghi, una pratica “sbagliatissima” visto che è in ballo la salute di tutti quanti.
PPP.: Sei preoccupato per te e la tua famiglia? A.: Come tutti, sono molto preoccupato per i miei genitori che stanno a casa, tra l’altro non essendo nel pieno della forma fisica; anche mia sorella é in prima linea più di me perché lavora a Castelvetrano e lì gli interventi sono maggiori (personalmente non abbraccio e non dò un bacio a mia mamma da quasi 25 giorni) PPP.: Hai qualche consiglio da dare hai nostri lettori? A.: Rispettate le regole, non assembratevi, cercate di uscire solo per strettissima necessità.
I sacrifici di oggi stiamo e state facendo, sono fondamentali per il nostro futuro; più saremo ligi al dovere e prima ne usciremo da questo incubo. Vorrei ricordare a tutti di chiamare l'ambulanza solo se veramente necessario e sopratutto se ci sono sintomi da sospetto Covid19 di comunicarlo, senza timore. Questa guerra la vinceremo se tutti collaboriamo ed ognuno farà la sua parte. Vi ringrazio per avermi dato questa possibilità e rivolto un caloroso saluto a tutti i lettori ed ai colleghi del 118, medici ed infermieri degli ospedali.
#restateacasa