Trapani, primo autotrapianto di retina all’ospedale Sant’Antonio Abate

Redazione Prima Pagina Partanna

All’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani è stato eseguito, per la prima volta in provincia, un intervento molto delicato agli occhi: un autotrapianto di retina con una tecnica moderna e poco invasiva. 

A guidare l’Unità operativa di Oculistica è il dottor Antonino Mauceri.

Il paziente, ricoverato dopo un grave trauma all’occhio, aveva tre problemi seri: la retina completamente staccata, un grande foro nella parte centrale della vista (la macula) e il cristallino fuori posto. Grazie all’uso di strumenti chirurgici all’avanguardia, i medici sono riusciti a:

-riattaccare la retina e chiudere il foro maculare tramite un autotrapianto di tessuto retinico sano prelevato dallo stesso occhio del paziente;

-recuperare il cristallino danneggiato preservando la sua capsula naturale;

-eseguire l’intervento con tecnica minimamente invasiva, con strumenti microchirurgici del calibro di 27-gauge (il più piccolo attualmente eseguibile su corpo umano).

L’intervento, eseguito in anestesia generale, è stato condotto dal dottor Vincenzo Marchese insieme a un team formato da Rosanna Badalamenti, Ivan Paesano, Pietro Adragna e Giuseppe Bisesti, con il supporto dell’anestesista Davide Cusumano.

Affrontare casi di questo tipo richiede esperienza, formazione continua e tecnologie avanzate – spiega Marchese – ma soprattutto un approccio personalizzato su ogni singolo paziente, con l’obiettivo di ridurre il trauma chirurgico e migliorare il recupero visivo. Le moderne tecniche chirurgiche e le più recenti strumentazioni vitreo-retiniche a piccolissimo calibro come quelle a disposizione nella nostra sala operatoria, ci consentono di affrontare al meglio anche i casi più complessi”.

Questo intervento dimostra come, anche in un ospedale pubblico, si possano offrire cure di alto livello, utilizzando tecnologie moderne e metodi all’avanguardia. Un segnale positivo per la sanità della provincia di Trapani e un passo avanti importante per tutti i pazienti.