Torna "Musiche e parole", l'evento curato dalla Fondazione Sebastiano Tusa

Redazione Prima Pagina Partanna

Dopo il successo decretato nell’estate del 2024 da un pubblico numeroso e attento, quest’anno i suggestivi spazi dell’area archeologica di Contrada Stretto a Partanna ospiteranno la II edizione del Festival “Musiche e parole”, realizzato dalla Fondazione Sebastiano Tusa in collaborazione con il Comune di Partanna. Questa edizione del Festival presenta quattro appuntamenti, con una prima assoluta di Mimmo Cuticchio che, con La Fuga di Enea e la ricerca di una nuova patria, ha creato uno spettacolo pensato per il sito archeologico.

Sarà una rassegna incentrata particolarmente sull’aspetto teatrale, ma il cui filo conduttore resta sempre la musica nelle sue molteplici declinazioni, con un’incursione nella danza, un’altra prima rappresentazione, Storia di un amore con la regia di Giovanni Mazzara, l’interpretazione di Andrea Tidona, e due concerti del gruppo di voci a cappella Sei Ottavi e del Quartetto di fisarmoniche Carmela Stefano & Virtuous Flair, che proporranno repertori di oggi originali o riarrangiati con grande fantasia ed estro comunicativo per formazioni solo vocali o solo strumentali.

“Anche quest’anno ritorniamo con grande entusiasmo a Contrada Stretto”, afferma il Sindaco di Partanna, Francesco Li Vigni, “un luogo che continua a offrirsi come spazio di dialogo tra tradizione e contemporaneità, tra arte e partecipazione. Il Festival nasce dal desiderio di rendere la cultura parte viva dei nostri territori, non solo come momento di condivisione, ma come leva di crescita collettiva.

Crediamo fermamente che valorizzare il nostro patrimonio sia non solo un dovere, ma un’occasione concreta per rafforzare il senso di comunità. In questa visione, la collaborazione con la Fondazione Sebastiano Tusa si conferma cruciale: insieme lavoriamo per restituire centralità e futuro a un sito che merita attenzione, nuove prospettive eliminandolo dalla marginalità”. “L’area archeologica di Contrada Stretto, sede distaccata della Fondazione Sebastiano Tusa, è un luogo di particolare rilevanza archeologica”, dice la presidente della Fondazione Valeria Li Vigni Tusa, “che ha contrassegnato la presenza di scambi e commerci durante la preistoria.

Sito particolarmente caro a Sebastiano Tusa, che vi condusse decennali campagne di scavo, diventa nuovamente luogo di ricerca, di incontri, ma soprattutto un posto dove i cittadini ritornano perché attratti dalle molteplici attività culturali legate a un approccio interdisciplinare. Riprendiamo gli insegnamenti e i progetti di Sebastiano Tusa, perfettamente convinti che soltanto attraverso il dialogo e la cooperazione si può sviluppare conoscenza tutela e condivisione del nostro patrimonio culturale.

Un plauso va al Comune di Partanna che ci sostiene nei nostri progetti culturali facendo sì che l’appuntamento con il Festival si rinnovi con un programma intenso e ricco di spettacoli inediti come La fuga di Enea in prima assoluta, della Compagnia teatrale Figli d’Arte Cuticchio di e con Mimmo Cuticchio e Storia di un amore da Lettera a D di André Gorz, anche questa una nuova produzione”. Per Roberto De Gennaro Crescenti, Assessore alla Cultura del Comune di Partanna: “L’area archeologica di Contrada Stretto rappresenta uno scrigno di storia e identità per la nostra comunità.

Ogni pietra racconta un frammento delle nostre radici e riportare la cultura in questi luoghi significa restituire loro vita e voce. Con grande orgoglio, anche quest’anno abbiamo voluto fortemente che questa cornice suggestiva ospitasse una nuova edizione del nostro festival immaginandolo come trampolino per progetti sempre più ambiziosi, fatto di musica, teatro e parole. Un’occasione”, prosegue l’assessore, “per unire bellezza, memoria e partecipazione.

L’ Amministrazione è da sempre impegnata a valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico del nostro territorio con iniziative che non siano solo eventi, ma momenti di crescita condivisa. Portare la cultura nei luoghi della nostra storia è un atto di responsabilità e sguardo al futuro”. La scelta artistica si colloca nel solco delle linee guida di Sebastiano Tusa - fatte proprie dalla Fondazione a lui intitolata - per promuovere la conoscenza del patrimonio culturale secondo un approccio multidisciplinare che ne consideri la complessità delle relazioni, con l’obiettivo di aprire nuove prospettive di promozione e di fruizione dei beni paesaggistici, archeologi e antropologici siciliani.

La rassegna si avvale della direzione artistica di Daniele Ficola, consigliere della Fondazione. “Sono felice”, dichiara Ficola, “di collaborare anche quest’anno alla realizzazione del Festival ‘Musiche e Parole’ a Partanna, in luoghi evocativi ai quali è facile affezionarsi. In questa edizione ci siamo maggiormente concentrati sull’aspetto teatrale, con un’incursione nella danza, due prime rappresentazioni assolute e due concerti assai particolari, con repertori di oggi originali ori arrangiati con grande fantasia ed estro comunicativo per formazioni solo vocali o solo strumentali.

Considero l’edizione di quest’anno come un ponte verso nuove prospettive di azione sempre più ampie. Il risultato è un calendario fruibile da un pubblico numeroso, che mantiene comunque il tratto distintivo della qualità, anche per contribuire a rendere la Città di Partanna un punto di riferimento dove recarsi piacevolmente d’estate per i visitatori provenienti da più parti dell’Isola e non solo”. Il Festival è curato dalla Fondazione Sebastiano Tusa in collaborazione con il Comune di Partanna, con il sostegno dell’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana e con il Conservatorio di Palermo e la compagnia Figli d’Arte Cuticchio.