RUBRICA | Un libro sotto l'ombrellone: “Un giorno questo dolore ti sará utile”

Redazione Prima Pagina Partanna

Per la rubrica UnLibroSottoLOmbrellone viene presentato “Un giorno questo dolore ti sará utile” di Peter Cameron.

Siamo a New York, qualche anno dopo la strage dell'11 settembre, e ci viene raccontata la storia di un 18enne che vive male il suo tempo, il suo essere, la sua vita. Il tutto viene diluito in una manciata di mesi del 2003 in cui, come se fosse una sorta di diario, Cameron narra i travagli mentali di un ragazzo solo ed impaurito dal buio in cui vede il suo futuro, spaventato dal fare scelte importanti. James é un "disadattato", così lo definiscono i compagni, che vive, suo malgrado, in una famiglia benestante ma profondamente anaffettiva, superficiale e disfunzionale. Nessuno lo vede, lo ascolta, lo capisce, chiede di lui.

Il padre avvocato assente ed egoista non ha tempo per i figli e vive la sua vita, la madre egoista, responsabile di una galleria d'arte, resta perennemente ed intrappolata in relazioni amorose poco avvezze a sopravvivere nel tempo e vive crogiolandosi nelle sue afflizioni, la sorella Gillan é vittima della solitudine in cui cresce e vive e risponde ad essa con scelte amorose avventate e una dose di cinismo futile. In un mondo, emotivo e relazionale fragilissimo, delicato e votato alla banalità, lui cerca la solitudine come rifugio innescando un meccanismo di difesa continuo ed efferato: le parole, l'uso perfetto delle parole diventano il suo scudo dal mondo. Lui che é "fin troppo sveglio" vive male con i suoi coetanei che trova noiosi e sceglie solo di rapportarsi con la nonna, la saggia e speciale Nanette e John, amico con cui lavora nella galleria della madre.

Gli unici legami profondamente emotivi. Poi vuole stare solo. Un evento ben preciso metterà in allarme la famiglia di James che per aiutarlo lo manderà da una psicoterapeuta che a fatica troverà il modo di scalfire la corazza di James e proverà ad indicargli la strada per guardarsi dentro e avere il coraggio di fare scelte senza fuggire...e capire il perché di certi comportamenti.

Attraverso pagine che lasciano il segno e una precisione chirurgica nel portare il lettore dentro la mente complessa di un adolescente, Cameron scrive un libro che appare semplice e per tutti ma che di fatto non lo è: ci riporta con l'inganno all'adolescenza e poi ci dice, senza se e senza ma, che certi meccanismi restano a vita se ci si concede l'occasione di pensare seriamente che nella vita bisogna essere pazienti consapevoli che tutto il dolore che si prova e si vive un giorno ci sará utile.

Utile, Come?

Ad ogni singolo ed attento lettore l'ardua risposta.

Consigliatissimo a chi ama i libri che non hanno tempo.

Recensione e lettura di Maria Elena Bianco