Proverbi siciliani: ottobre

Redazione Prima Pagina Partanna

Ottobri voli simina e vinnigna, scartati li jorna e grattati la tigna.

Ottobre vuole semina e vendemmia, scegliti i giorni a grattati la testa (calva)

Ottobre è un mese molto faticoso per il contadino perché si deve ancora ultimare la vendemmia, si inizia, almeno dalle nostre parti, a raccogliere le olive, inizia la potatura della vigna e in più bisogna preparare il terreno per la semina. Può capitare che l’agricoltore entri in confusione perché nel tentativo di organizzarsi e ottimizzare il tempo per le attività, deve anche ritagliarsi le giornate per il riposo per questo al pensiero “si ratta la tigna”, da differenziare da “la ‘mpigna”. Per “tigna” si suole intendere, almeno dalle mie parti, la testa calva, pelata, priva di capelli, una volta si pensava “chi li troppi furnicci facianu cadiri li capiddi” per “’mpigna”, si sule intendere oltre alla testa con i capelli, una testa laboriosa, pensante.