Partanna: la scuola (elementare e media) è in allerta

Redazione Prima Pagina Partanna

La notizia ufficiale dei tre nuovi positivi nel nostro Comune ha scombussolato genitori ed insegnanti ed ha creato nel giro di poche ore un grande caos. La scuola elementare e media, iniziata da soli otto giorni, ha avuto la sua prima scossa (giusto per restare in tema di eventi che al momento non si sono fatti mancare). Il fatto: nella giornata di ieri si è proceduto ad una sanificazione straordinaria di alcune parti del plesso Capuana con consequenziale ingresso posticipato degli alunni alle ore 09:45/10 ed, inoltre, presso il Capuana, il plesso Collodi e la scuola secondaria alcune classi non hanno partecipato alle lezioni scolastiche.

Scelte precauzionali e di tutela che però hanno destabilizzato non poche famiglie. Che succede? Questa la domanda che si è diffusa a macchia d’olio. A scuola si, a scuola no? La scuola chiude? La scuola non chiude? DaD (didattica a distanza) si oppure no? Il mare della scuola comincia ad agitarsi e si accede l’ardua lotta tra allarmismo con le mani in aria ed il realismo con i piedi per terra. Ed ora che si fa? Le scelte precauzionali di ieri a cascata hanno diverse conseguenze.

L’equilibrio, fragile, tra leggi, etica, protocolli, senso del dovere, regole, coscienza e responsabilità sono il nocciolo della questione. Al momento l’unica soluzione da mettere in atto sembra essere quella di applicare tutti i protocolli ed attendere che i giorni passino e vedere che succede. Chiariamo: non ci sono ancora i presupposti per chiudere sezioni o plessi e non si parla ancora di DaD. La scuola però è già diventata un territorio da difendere e da proteggere.

Ed i genitori si sono trovati, prima del previsto, a prendere decisioni delicate in nome della tutela dei figli. È una scelta facile non mandarli a scuola? No. È una scelta facile mandarli a scuola? No. Otto giorni di scuola e la grande paura dei genitori ha già bussato alla porta. Inutile e, forse fuorviante, nasconderlo: il numero di sierologici e tamponi potrà e dovrà solo aumentare e la paura si fa tangibile: ad aumentare potrebbero anche essere i positivi e potrebbero essere nella scuola.

Ieri, in vista dell’accaduto, convocata una assemblea straordinaria on line tra dirigente e complesso scolastico (insegnanti e rappresentanti di tutte le classi di scuola elementare dei tre plessi e della scuola media) volta a diffondere notizie quanto più certe possibili e a provare a placare la paura, il tutto nel tentativo di difendere la scuola in presenza. La scuola merita di essere fatta in presenza. Alla luce di tutte le parole, di tutti i protocolli e dei dubbi emersi nella giornata di ieri è emerso che la scuola senza la buona volontà ed un forte senso di responsabilità dei genitori può solo lavorare a metá.

Al momento bisogna restare a guardare e aspettare. Nessuno ha la soluzione in tasca per il Covid che è un nemico silente e subdolo ma un nemico. Un nemico che si argina solo usando la testa (oltre al buon senso) e rispettando TUTTE le prescrizioni protettive. Armiamoci di pazienza, coltiviamo responsabilità e cerchiamo di andare avanti...di fatto oggi è un altro giorno ed è un “normale” giorno di scuola. Maria Elena Bianco