Partanna, Giubileo degli ammalati, il Vescovo Giurdanella: "Pronti a essere missionari di amore e di pace"
«Dobbiamo sentirci grati, uditi e stupiti, pronti a essere missionari di amore e di pace nelle nostre case e nelle nostre strade». È stato questo uno dei passaggi dell’omelia del Vescovo monsignor Angelo Giurdanella ieri sera al Santuario Maria Ss. della Libera di Partanna per la santa messa del Giubileo diocesano dei malati, operatori sanitari, associazioni di volontariato e ministri straordinari della comunione, organizzato dall’Ufficio diocesano di Pastorale della salute (guidato da don Antonino Favata), in collaborazione con l’Ufficio diocesano liturgico (guidato da don Marco Laudicina e don Daniele La Porta). Prima della celebrazione, ammalati, operatori sanitari, presbiteri e volontari delle associazioni del territorio si sono ritrovati nella chiesa Madonna delle Grazie da dove è partito il pellegrinaggio verso il Santuario della Madonna della Libera.
Il Vescovo nell’omelia ha ribadito che «vogliamo vivere questo Giubileo accanto alle persone più fragili». Monsignor Giurdanella ha richiamato la relazione di ogni persona con Dio: «Spesso ci interroghiamo su che relazioni intratteniamo con Dio, come sto davanti all’altro? È un fastidio? Oppure l’altro è segno della presenza di Dio? Non bisogna scoraggiarsi neanche davanti ai nostri peccati». Il Vescovo ha, altresì, detto che «oltre ogni Porta Santa che si apre c’è un fratello». Al termine della celebrazione (avvenuta nella settimana di festa della Madonna della Libera) ammalati, operatori sanitari e volontari delle associazioni, hanno vissuto un momento conviviale nel salone parrocchiale.
Fonte e foto copertina: Diocesi