La Fidapa di Partanna appone due targhette alle panchine rosse.
Oggi alla presenza della presidente della Fidapa, Maria Bianco, e del Sindaco, Francesco Li Vigni, si è tenuto un momento di riflessione sulla giornata di oggi.
Il 25 novembre come occasione di riflessione comunitaria e collettiva.
Il sindaco ha parlato di sensibilizzazione alla cultura della libertà, ha parlato della volontà amministrativa di voler fare in rete con associazioni e istituti tutto ciò che può per intervenire sul retaggio culturale.
Presente una buona rappresentanza dell'amministrazione a dimostrazione del fatto che vi è compattezza di intenti e non solo.
La presidente Maria Bianco dichiara: "Come associazione abbiamo sentito il dovere di far ravvivare il rosso di queste panchine per ricordare che Partanna abbraccia questo simbolo e prende posizione sul tema della violenza sulle donne. Prende una posizione netta.
Si deve fare qualcosa e si deve cambiare rotta...o il trend violento e femminicida non si arresta. Bisogna lavorare in rete e su più livelli. Noi, come associazione, siamo disposti a fare con serietà, senza retorica e occasioni vuote, a fare la nostra parte".
Alla presenza di socie e di amministratori si è letto il messaggio delle targhette.
Sulla panchina in via Gramsci si legge: "La violenza indica la mancanza di vocabolario".
Sulla panchina di via Umberto invece si legge:
"AMORE non si scrive con la A di Aggredire, la M di Molestare, la O di Odiare, la R di Ricattare, la E di Eliminare".
Dichiara la Presidente in carica: " Si sono scelte frasi semplici e di facile comprensione perché la comunicazione é e deve essere sempre trasversale. Deve poter arrivare a tutti, dal bambino all'anziano. I simboli hanno necessità di arrivare in modo chiaro, sempre.".
Comunicato stampa